È morto James Horner, autore delle musiche de “L’ira di Khan”

È deceduto a 61 anni il musicista che ha composto le colonne sonore di Star Trek II: L’Ira di Khan e Star Trek III: Alla ricerca di Spock.
Moltissime sono le colonne sonore che ha firmato per grandi film: citiamo tra i tanti Avatar, Aliens, Apollo 13, A beautiful mind e Titanic, il film di James Cameron che gli valse due Oscar (miglior colonna sonora e miglior canzone).

150623_James_Horner

Appassionato di volo, il 22 giugno stava pilotando uno dei suoi aerei quando è precipitato a nord di Santa Barbara, in California.

 

 

2 commenti

    • FLAVIA OSTANI il 2 Agosto 2016 alle 10:18
    • Rispondi

    2 agosto 2016
    Sono ancora FLAVIA OSTANI, socia STIC n. 391 A.
    Ricordo ancora quando andai, con la mamma ancora vivente e mio fratello CLAUDIO, a vedere al cinema “STAR TREK II – L’ Ira di KHAN”. Musica meravigliosa, come lo era stata quella di “STAR TREK – The Motion Picture”, sempre al cinema, nell’ aprile del 1980, del grande Goldsmith.
    Tanto belle che sono capace di cantarle intere in tutti i passaggi e senza stonare. Un dono naturale, che conoscono soltanto mio fratello e i miei alunni, le rarissime volte in cui l’ho voluto loro dimostrare.
    Anche lì, l’ invidia di precise persone mi ha stroncata.
    Tornando a James Horner, morto come lo sono anche John Barry e altri grandi: è un evento talmente tragico da non sembrare casuale. L’ invidia e la sopraffazione di qualcuno ???
    Qualcuno che vuole stroncare la PARAMOUNT ???
    Rifletteteci… e VADE RETRO ai criminali.

    Domani andrò a vedere, con grande malinconia, STAR TREK BEYOND. Non mi sento di dire “Alla via così”.

    Flavia Ostani

    • Flavia Ostani il 4 Agosto 2016 alle 10:19
    • Rispondi

    Sono sempre Flavia Ostani, socia STIC n. 391 A.
    Ieri, 3 agosto 2016, sono andata con mio fratello Claudio al Cineplex di Due Carrare (PD) per vedere STAR TREK BEYOND. L’ attenzione di veri trekkers ci ha portati ad osservare “al di là”, come fa sempre chi coltiva una passione autentica e non rimasticata. Splendido il film: gli effetti speciali entusiasmeranno sicuramente tutti. Ma.. come mai l’ “antico” Spock diventa l’ “ambasciatore Spock” ???
    A me, Flavia, non piace l’ “inversione” per la quale Kirk ha gli occhi azzurri e Bones li ha scuri.
    Da vera trekker della prima ora, mi crea una sensazione di disagio.
    Alla fine del film scorrono i “titoli di testa”: lo spettatore paziente nota che esso è dedicato a Leonard Nimoy e ad “Anton”: proprio così, senza il cognome. DOVE E’ FINITO JAMES HORNER?
    Al suo posto compare una pleiade di compositori… VENTI AL PREZZO DI UNO !!!
    C’è anche la canzone finale.
    Non aggiungo altro, se non che eravamo gli unici due spettatori del film.
    Caro, caro WILLIAM SHATNER; caro, caro LEONARD NIMOY, DEFOREST etc. Con tutto il rispetto, come per la GIOCONDA di… LEONARDO: meglio l’originale o le infinite copie/combinazioni ???
    Per chi dice che i soci dello STIC sono dei cretini… TIE’.

    Flavia 4 agosto 2016

Rispondi a Flavia Ostani Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.