Partono le riprese di Star Trek: Discovery – qualcosa è cambiato.

La scorsa settimana sono ufficialmente iniziate a Toronto, in Canada, le riprese di Star Trek: Discovery, la sesta incarnazione della saga ideata da Gene Roddenberry 50 anni fa. Ne hanno dato annuncio oggi gli CBS Television Studios. La rete televisiva ha rilasciato anche l’immagine di un ciak usato per le prime riprese e il nuovo logo della serie, che abbandona il delta spaccato e dalla superficie irregolare per uno dall’aspetto più uniforme seppure non liscio.

ciak discovery

discovery_new_logo

Ricordiamo che la serie avrà distribuzione attraverso i seguenti canali:

canali trasmissione discovery

È stato annunciato da poco il nuovo posticipo dell’inizio della serie che per ora si colloca a settembre 2017. Per farsi perdonare il ritardo, arrivano le prime immagini in movimento della costruzione del set con tanto di poltrona del capitano grazie ad un video pubblicato sulla pagina facebook dedicata alla serie che potete vedere qui.

Raccogliamo qui di seguito le notizie che in questi mesi si sono susseguite in rete e riguardanti gli interpreti della serie.

Doug Jones sarà il tenente Saru, un ufficiale scientifico della Flotta Stellare appartenente ad una razza aliena mai vista prima.
Michelle Yeoh interpreterà il capitano Georgiou a bordo del vascello della Flotta Stellare Shenzou.
Anthony Rapp vestirà i panni del tenente Stamets, un astromicologo, esperto di funghi e ufficiale scientifico a bordo della nave stellare Discovery.
Chris Obi interpreterà T’Kuvma, il leader klingon il cui scopo sarà quello di riunire le casate della razza guerriera.
Shazad Latif sarà Kol, un ufficiale comandante e protetto di T’Kuvma.
Mary Chieffo sarà L’Rell, il comandante del ponte di battaglia della nave klingon.
Soneqa Martin-Green vestirà i panni di un tenente comandante della nave stellare Discovery, presumibilmente
con l’incarico di Primo Ufficiale (quindi il secondo in comando).
L’attore inglese James Frain apparirà nel ruolo del padre di Spock, Sarek.
Saprete aspettare?

6 commenti

Vai al modulo dei commenti

    • dubito per davvero il 2 Febbraio 2017 alle 08:04
    • Rispondi

    Premessa: l’unica cosa a cui sono serviti quei 3 “cosi” (film) di Jar Jar Abrams, ed hanno sortito un effetto geniale (e lo dico senza sarcasmo), è quella di aver creato (grazie a questi film di questa -sort of- universo a specchio), dei trekker dell’universo a specchio. Incompatibili coi trekker dell’universo a noi conosciuto 😉

    Adesso: dopo i (ne)fasti di Nemesis, dopo una serie prequel, dopo ‘sti 3 film che vado a cassettare nell’universo a specchio (con tanto di “Sadiku” Sulu e compassionevole Quark), se ne sentiva proprio il bisogno di un’altra serie prequel? ANCORA?? In una serie così complessa dove la timeline, già solo a seguire le 3 serie della seconda ondata (TNG, DS9, VOY), non manca di YATI a profusione; a che cacchio serve incasinare la cronologia narrativa ancor di più? Comunque, la serie non esiste ancora e, non possedendo io una DeLorean, non l’ho certo vista. Mi baso su impressioni, ad ora, fatte di premesse ed annunci. Che fin’ora m’hanno più sconfortato che convinto. Non tanto per i probabili casini narrativi, ma perché una storia… di solito… prosegue e va avanti nel tempo.

    Q avrebbe sicuramente biasimato questo mio modo di vedere la narrazione temporale, da essere primitivo che concepisce il tempo come una linea che va in avanti ma… stiqaatsi! Q non esiste (o forse esiste ed è così contorto da catapultarci in un illusorio XX/XXI secolo in cui esiste un telefilm chiamato Star Trek) e… a furia di incursioni di anti-tempo ed universi paralleli, la narrativa trekkie si è impantanata in un brodo primordiale. In 15 anni non si è proseguiti di una mezz’ora in avanti da quando la pendrive babbea di Data canticchia “Blue Skies”. Assassini! 🙂

    Come ha scritto un fan, non ricordo dove (ma si parlava di ST Discovery), se non si prende l’idea di dar vita ad una “Third Generation”, che rinnovi tutto il filone etico e narrativo (e principalmente etico), e raccolga l’eredità del passato, ST è bello che defunto. Per ora, dopo quegli squalldi filmetti pieni di belle esplosioni e ottimi (quello sì) trucchi, è in coma. L’etica trekkie, il perno della fantascienza che ti fa anche riflettere, non esiste in questa robaccia squallida.
    Alla fine che si è acquisito? I fan della fantascienza tamarra e demenziale? “Spock, la legge sono io”; “Howard e il destino di Bajor”, “Hirogen vs Predator”… ecco i titoli adatti! 😀 😀 😀

    Bah… essendo questi film in un universo parallelo, amo immaginare che esso sia quello in cui un Riker tutto sfatto avvisa l’altro se stesso che “la Federazione è caduta, i Borg sono dappertutto!”, e si becca pure un bel colpo secco in piena plancia. Poniamo fine alle sofferenze! 😀
    E guerra o non guerra “fredda temporale”, e “discovery o non discovery”… confido sempre nel capitano Braxton che passa, tira un colpo di cancellino, e tutta ‘sta roba non è mai esistita (possibilmente anche il film Nemesis, grazie).

    PS – my 2 cents: cari colleghi di mania (Star Trek), lo so che per via di YATI e incongruenze varie essere trekkie è come fare l’avvocato delle cause impossibili ma, se volete un consiglio, non affannatevi a cercare motivazioni impossibili (e ne ho lette di incredibili, roba da Pdor figlio di Kmer) per la coccia dei Klingon ai tempi della TOS: è un semplice “errore postumo” di scena. NON CH’AVEVANO MANCO I SOLDI per delle tute, quindi le creste klingon mancanti bisogna AGGIUNGERLE CON L’IMMAGINAZIONE. Ed anche questa è un’altra lezione che ST ci lascia 🙂
    Del resto, non è neanche la cosa più strana, altrimenti non si spiega come la logica si sacrifichi in altre cose, ma se lo fa per il messaggio etico va bene: perché in un universo dove una dottoressa sfiletta il filetto della colonna vertebrale di un Klingon (come la nonchalance dello Chef Tony), non mi si venga a dire che non si riescono a trapiantare 2 occhi decenti a Geordi (tematica della disabilità). E non mi si dica che i Malon (ST:VOY), sotto sotto, nonostante quanto si vantino della loro civilizzazione), siano la specie “a curvatura” più cretina della galassia: basterebbe lanciare la “monnezza nucleare” dritta nel loro Sole e sarebbe tutto risolto con costi e sacrifici azzerati (del resto è una soluzione adottata già in TNG). Si vede che Malon dev’essere un pianeta con molti ndranghetisti oppure, anche qui, come sopra. Tematica dell’inquinamento, del pericolo nucleare, e dell’andare a seppellire le proprie scorie di schifezze nello “spazio vuoto” (… riferimento neanche troppo velato a quel che di “made in USA” c’è nel sottosuolo di Haiti, tanto per dire).

    Bah, un prequel che mi sorprenda in positivo? La logica impone che gli dia una binocolata prima di valutare se mi sia piaciuto o meno. Binocolerò. Tembah, con le vele spiegate!

    • Gianluca il 2 Febbraio 2017 alle 15:36
    • Rispondi

    Il post qui sopra e il fulgido esempio di una supercazzola prematurata con scappelamento a destra . Come fisse antane.

    • Brunt il 3 Febbraio 2017 alle 20:30
    • Rispondi

    Gianluca, concordo con te al 100%

      • Gianluca il 16 Febbraio 2017 alle 14:49
      • Rispondi

      rispondo con ritardo con un emoticon ( 😁 ) molte volte si criticano le novità in universo già consolidato come quello di star trek perché si ha una diffidenza Dell, ignoto. Io , pur non avendo visto nulla di questa nuova serie , ho fiducia in questo nuovo progetto. Penso che possa dare del materiale per aumentare il prestigio e la fama legata all, universo di star trek. Se non ricordo male la stessa sorte ( critiche e qualche mugugno di diversi fan ) toccò anche alla serie ENTERPRISE …….eppure in molti rimpiangono quella serie….rimpiangono il fatto che sia stata interrotta alla quarta stagione. In ogni progetto quello di cui si ha bisogno e FIDUCIA ! Se viene a mancare questo elemento fondamentale allora si rimane fino alla fine delle persone limitate vincolate dai nostri gusti personali.

        • Brunt il 3 Marzo 2017 alle 17:32
        • Rispondi

        Infatti, ritengo Enterprise fantastica e meritevole tanto quanto le altre 4 serie di ST (senza considerare che dal punto di vista creativo e realizzativo era la piu’ difficile da realizzare visto dove va a incastrarsi nell’universo Trek a livello temporale) e il fatto che l’abbiano cancellata dopo la 4a stagione mi lascia tristezza ogni volta che ci penso…

    • AlexMoro il 22 Marzo 2017 alle 16:09
    • Rispondi

    Parlando dei presupposti concordo con chi dice che non si sentiva la mancanza di un’altra serie prequel.

    Concordo anche col fatto che Enterprise era ben realizzata e non meritava di finire alla 4^ stagione (condensando troppi eventi in pochi episodi per dare un senso al tutto).

    Mi piace il titolo Discovery… che evoca nella mia mente l’amata Voyager.

    Con un titolo del genere… e con la tecnologia moderna, poteva starci tranquillamente una bella esplorazione del quadrante Beta ambientata 20 anni dopo il ritorno a casa di Janeway & Co.

Rispondi a AlexMoro Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.