Il tenero Giacomo non è più con noi.

Giacomo Pueroni si è spento oggi all’Ospedale di Gorizia dove da tempo era ricoverato per una forma aggressiva di SLA (Sindrome Laterale Amiotrofica) che lo aveva colpito.

Noi amici lo chiamavamo per scherzo come il personaggio della Settimana Enigmistica, il Tenero Giacomo. Un po’ ce lo ricordava, anche se non per l’aspetto. Giacomo è sempre stato magro, con delle lunghe braccia che utilizzava per fare degli autoscatti alle tavolate con gli amici (poi gli stolti li chiameranno selfie, dimenticando che l’italiano esiste).

Non sapeva dire di no quando qualcuno gli rompeva le scatole per finire ritratto in uno dei fumetti da lui disegnati. Ma sapeva ‘vendicarsi’. Un insegnante di religione che glielo aveva chiesto divenne un implacabile killer un po’ feticista per le mutandine femminili.

A volte sfidava se stesso ed i lettori infarcendo le tavole di rimandi a tutte le passioni a cui era legato, dalla fantascienza televisiva a James Bond, dai fumetti francesi ai maestri delle tavole settimanali americani, per citarne solo una minima parte.

Per alcune note biografiche ricorriamo alle righe pubblicate dalla Sergio Bonelli Editore, casa editrice per cui lavorava.

“Nato il 6 gennaio 1964 a Torino, si è presto trasferito a Gorizia, dove si è diplomato presso il locale Istituto d’Arte. Dopo aver lavorato come grafico pubblicitario e illustratore, ha cominciato a realizzare vignette umoristiche ispirate a “Star Trek” e ad altre serie di fantascienza per le riviste “Inside Star Trek” e “Shadows on the moon”. Nel 1996, entra a far parte dello staff di Zona X, per cui realizza la storia “Cleopatra 2000”, e in seguito, nel 1999, di quello di Jonathan Steele. Segue l’avventura del personaggio creato da Federico Memola anche dopo il suo passaggio alla Star Comics. Visualizza, inoltre, per le Edizioni 001, un albo di “Harry Moon”, personaggio che riprenderà, sempre su sceneggiatura di Memola, per l’omonima serie pubblicata da Planeta/De Agostini nel 2010. A partire dal 2009, realizza illustrazioni per la rivista di fantascienza “Robot”, edita da Delos Books. Nel 2012 rientra nella scuderia bonelliana, esordendo su Nathan Never con il numero 249, in coppia con Guido Masala. Il 2014 lo vede all’opera su Dragonero, chinando le matite di Andrea Bormida per una storia apparsa sul numero 9 della collana.
All’inizio del 2016 gli viene diagnosticata una forma molto aggressiva di SLA che nel giro di pochi mesi non gli consente più di lavorare. Lo stesso anno, una sua illustrazione, “Tu non esisti” (pubblicata sul numero 74 di “Robot”), vince il Premio Italia. Si spegne all’ospedale di Gorizia il 18 febbraio 2017, in seguito a complicazioni dovute alla malattia.”

Ha affrontato con una lucidità unica e molto coraggio le varie fasi della sua malattia nel suo blog, Perché facciamo quello che facciamo? che ha aggiornato sin che ha potuto.

All’ospedale una delle sue semplici richieste fu di poter vedere il cielo, cosa impossibile data la posizione del letto dal quale vedeva solo la parete dell’edificio. Gli amici gli hanno regalato uno specchio e una volta appeso ed inclinato correttamente sono stati ripagati dalla sua gioia.

Ciao Giacomo, per te, anche il cielo non è un limite.

 

 

NB: i copyright delle immagini sono degli aventi diritto.

 

 

3 commenti

  1. Anche il sottoscritto è stato trasformato in feroce killer e poi ammazzato, in un numero di JS, assieme al già citato “Insegnante di religione”… Un’esperienza divertentissima!
    Giulz

    • Riccardo il 26 Febbraio 2017 alle 19:31
    • Rispondi

    Mi dispiace che Giacomo Pueroni non ci sia più. Un altro amico, anche se non lo conoscevo bene, se ne è andato.

    • cristina il 25 Gennaio 2022 alle 17:12
    • Rispondi

    leggo ora navigando sul web e sto per piangere… povero ragazzo…

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