L’idea di una nave

U.S.S.  RAINBOW



Già perché viene l’idea di “fondare” una nave?

Da cosa nasce quest’esigenza?

Come risposta posso raccontare in che modo e da cosa è nata la Rainbow.

Complice una ormai lontana StarconTrek 2004, da qui il nostro numero di registro 12004, in atmosfera completamente rilassata e piuttosto ilare tipica di quando una manifestazione sta finendo, una frase sibillina in mezzo ad un discorso senza senso: perché non fondiamo una nave tutta nostra?

Domanda pericolosa ma con risposte positive da parte dei presenti e subito propositive.

Per essere corretti e sinceri bisogna ammettere che tutti i presenti all’epoca erano imbarcati già su un’altra nave: la rinomata “U.S.S. Atlantis”. Per una svariate serie di motivi i presenti non erano più completamente soddisfatti dell’imbarco o molto probabilmente volevano creare qualcosa di proprio, con un’identità più personale.

Gli intervenuti a quella riunione decisero di creare questa nave o, per meglio dire, unire il ristretto gruppo d’amici, sei, sotto il nome di nave e sviluppare questa nuova entità.

L’affiatamento che si creò immediatamente, la gioia e il forte senso d’amicizia che ci legava probabilmente si leggeva e s’intuiva anche dall’esterno e giunsero richieste d’imbarco da alcuni amici che furono accolti con entusiasmo, ad altri fu chiesto di imbarcarsi, e presto il piccolo gruppo di fondatori si ritrovò con un equipaggio intero e con molti amici con cui scambiare risate e amenità varie. Tutto in un completo affiatamento dalla quale sono nati i progetti che la Rainbow ha realizzato negli anni.

L’amicizia quindi come motore di una nave? Sicuramente si, la voglia di andare oltre una passione comune, Star Trek, e scoprirne altre assieme.

Forse anche la voglia di far parte di qualcosa intimamente o di un senso appartenenza proprio come può solo una nave o base stellare, qualcosa che va oltre l’amicizia e oltre le passioni comuni.

A volte purtroppo accadono rotture e litigi e proprio per i motivi scritti sopra questi addii sono molto dolorosi. Però questo fa parte della vita e le navi anche se entità piuttosto astratte per la vita comune di tutti i giorni e difficili da raccontare ad esterni fanno parte della vita con gioie, personalmente molte, e dolori pochi ma intimamente sofferti.

Questa l’idea di una nave: la U.S.S. Rainbow, la mia – nostra nave.