U.S.S.  DOMINE

Star Trek. Quarant'anni di storia della televisione che hanno permesso la nascita di un universo davvero complesso: quanti sono? 600? 700 episodi? Càspita, qualcuno avrebbe dovuto farlo presente ad Abrahms, Orci e compagnia rebootante (sì, si legge più o meno "ributtante" e il doppio senso è del tutto voluto), prima che spazzassero via in un sol colpo 10 film e 5 serie TV (anzi 4, una ne è giocoforza scampata: tra l'altro - notare l'ironia, please - la migliore di tutte...) per una - devo ammettere riuscita - operazione di marketing... Ma sto (già) divagando e questa è un'altra storia e la racconteremo un'altra volta, come diceva il buon Michael Ende nel suo libro più famoso.

Universo complesso, si diceva, ma anche vivo e futuribile (splendida contrazione di "futuro possibile" che rende perfettamente l'idea), nel quale ognuno di noi - che vi si riconosce nella sua filosofia e nei suoi valori positivi - può sperare, un domani, di poterci vivere davvero. Oddio, "noi" in senso letterale non credo, purtroppo; meglio intendere con quel noi l'intera razza umana. Invece per i "noi" in senso letterale cosa rimane? Rimane l'immaginazione, il sogno, la speranza che davvero tutto ciò, un domani, possa realizzarsi. Ma, più concretamente, rimane soprattutto la voglia di riunirsi tra appassionati per discutere, approfondire e gustarsi insieme tutte le varie "fasi" di una saga così ben concepita e, per molti anni, anche ben proseguita nonostante la scomparsa del suo originario creatore. E lo strumento più coinvolgente e calzante in tal senso ci è subito sembrato essere la creazione (fittizia, ovviamente) una di quelle navi spaziali che tanto ci hanno fatto (e ci fanno) appassionare, sognare e viaggiare in lungo e in largo per i vari quadranti della galassia (anche se solo con la fantasia), per arrivare là, dove... dai, tutti sappiamo dove.

Così, è da queste premesse e dalla voglia di condividere anche altre passioni (la fantascienza in generale, ma anche l'astronomia, la letteratura, l'informatica o, perché no, il semplice piacere di una pizza in compagnia) che nacque l'idea di creare la nostra nave, quella che avrebbe raccolto un gruppetto di amici di Grosseto (e che dopo poco si sarebbe esteso a tutta la vasta provincia maremmana) accomunati dall'apprezzamento per questa storica saga. Sicché, dopo qualche mese di gestazione (soprattutto in riferimento alla preparazione del sito), nel settembre del 2001 viene varata ufficialmente la U.S.S. Domine: NCC 73681 come numero di registro (dagli anni di nascita dei cinque fondatori: 77, 73, 76, 78 e 71), di classe Prometheus (galeotto fu l'episodio "Il Messaggio In Bottiglia" di Voyager: fino a quel momento era prevista la classe Akira), 7 i membri dell'equipaggio iniziali (5 soci STIC) che diventeranno 15 (8 soci) nel momento di massimo splendore e oggi sono 8 (4 soci). Chi adesso scrive fu deciso che sarebbe stato il capitano e referente, con tutti gli onori (eh? Quali?) e gli oneri (ah sì, quelli li ho presenti) che tale nomina porta con sé. In realtà, non c'è stata una qualche "elezione", ma tutti lo hanno felicemente (e con un sospiro di sollievo per averla scampata, credo) dato per scontato, in quanto ero stato io ad aver riunito tutti i potenziali interessati alla cosa, ad aver preparato il sito e tutti i suoi testi e ad essermi preso l'incombenza di gestire i rapporti con la "casa madre" STIC: infatti, il collegamento allo STIC è stato l'ovvio e immediato passaggio seguente e proprio grazie ad esso siamo potuti entrare in contatto con altri soci che, tra l'altro, si sono rivelati elementi estremamente preziosi, appassionati ed affidabili, con i quali è nata un'amicizia che perdura tutt'ora, nonostante le difficoltà che, via via, sono emerse in questi anni.

Già, le difficoltà: dal varo sono passati più di nove anni e, dopo i primi anni di intensa attività (ricordo ancora la trasferta di Livorno per vedere "La Nemesi", dato che quel film non ha goduto di passaggi cinematografici in luoghi più prossimi, come invece successo ad altre rebootanti produzioni), ultimamente la nostra nave ha dovuto far fronte ai vari contrattempi dei suoi membri (qualche volta positivi, ma spesso negativi): la causa principale è da ricercare in quella VitaVera con la quale tutti dobbiamo avere a che fare, nella quale il denaro non è ancora stato abolito e in cui la razza umana, nel suo complesso, non ha ancora raggiunto quel livello di "evoluzione culturale" che tanto ammiriamo nella nostra serie preferita. Se a questo aggiungiamo alcuni problemi tecnici che tutt'ora impediscono il corretto aggiornamento del nostro sito, le difficoltà aumentano a dismisura.

Ciononostante, il nocciolo duro dell'equipaggio c'è ancora, con la stessa passione di sempre (però quella non rebootante, mi spiace) e certamente con minor tempo a disposizione, ma forse, proprio per questo, con ancora più ammirazione per quell'universo così lontano, ma anche così potenzialmente possibile.


Lorenzo Romani

U.S.S. Domine