Inside Star Trek n° 23

Con questa immagine della copertina dell’Inside, siamo arrivati alla rilettura e alla riscoperta del numero 23, pubblicato nel febbraio del 1989.

Fiammetta Mangia, storica socia del club e ancora molto attiva nel vivere la socialità della nostra associazione, offre una sua lettura personale, ma anche molto attuale, delle prime divisioni che si crearono nel fandom di Star Trek, con l’arrivo in Italia della nuova serie: The Next Generation. Come abbiamo già potuto leggere nei precedenti Inside, la spaccatura tra gli irriducibili della serie classica e gli amanti incondizionati della Nuova Generazione, ha acceso gli animi elargendo dibattiti che sono continuati per anni. Ma l’arrivo in Italia delle prime videocassette, che avevano purtroppo maltrattato l’equipaggio di Picard con adattamenti imbarazzanti e voci poco o per nulla azzeccate, ha ulteriormente esacerbato il confronto. Fiammetta, con molta logica, affronta la divisone e propone una sua lettura della divisione. Chissà cosa ne pensa ancora oggi, e chissà quanti degli irriducibili della serie classica si sono ricreduti negli anni riguardo TNG.

La STICCON III (che numero basso dall’alto delle nostre oltre trenta STICCON ormai organizzate nei decenni), ospitata ancora una volta nell’ambito della Italcon/Eurocon, si avvicina e fa sorridere vedere alcune indicazioni, come i nomi dei soci che si rendono disponibili a dividere il viaggio o le indicazioni con gli orari dei treni. Allo stesso tempo, però, è una pagina figlia di un’epoca: quando internet era di là da venire, almeno nella forma omnicomprensiva di oggi, dove le informazioni sugli orari dei treni si trovano con un click (poi magari manca il treno, ma quella è un’altra storia); o quando per condividere un viaggio, l’Inside era una vetrina più che adeguata.

Un’altra interessante pagina è la successiva, con il programma completo della manifestazione, programma che purtroppo non è più disponibile in un formato leggibile, la spiegazione la trovate in fondo alla pagina stessa, nella ricostruzione che ne è stata fatta in occasione della digitalizzazione avvenuta quasi vent’anni fa. Le pagine degli aggiornamenti offrono una lettura molto dettagliata sulla trama del quinto film, manca giusto il finale e pochi dettagli, ma la storia è ben tratteggiata. I commenti finali sulle opinioni della produzione sono stati, fortunatamente per noi, disattesi, anche malgrado lo scarso successo internazionale del film. Va detto però, con una lettura dei dati che oggi possiamo fare con più tranquillità, che il film, malgrado quanto si pensa, recuperò le spese ma non raggiunse le cifre che la produzione si era prefissata. Secondo Wikipedia, infatti, la produzione si aspettava un incasso di 200 milioni ma si fermò a poco più di 60 in tutto il mondo. Malgrado l’insuccesso rispetto alle aspettative il film fu tra i più visti nel primo weekend, fu il decimo successo della stagione anche se dovette confrontarsi con film di altissima caratura, inoltre la novellizzazione fu un best seller per ben 4 settimane. Non male per uno dei film che anche i fan guardano sempre con sospetto e poca partecipazione, malgrado una serie di ottime scene che porta con sé. L’altro aggiornamento riguarda TNG che superato lo scoglio della prima si stava ormai lanciando nella sua seconda stagione produttiva dovendo affrontare anche uno dei tanti scioperi degli sceneggiatori che spesso ha colpito l’industria cinematografica hollywoodiana. Lasciamo la parola ad un commento di Gabriella Cordone Lisiero che ci racconta un ricordo riguardante un dettaglio riportato nell’aggiornamento: “La curiosità della trasmissione di TV Zagabria… è così che Alberto ed io vedemmo per la prima volta TNG, che fino ad allora avevamo seguito solo via audiocassetta! :-)”

L’analisi della prima stagione di The Next Generation, scritta da Mauro Maltoni, ci offre un interessante punto di vista sulla serie con ottimi accostamenti alla serie classica ma in particolare al primissimo episodio pilota, quello “Zoo di Talos” che ormai noi tutti conosciamo bene, ma che all’epoca era conosciuto solo grazie ai tagli fatti in sala di montaggio per il riutilizzo ne “L’ammutinamento”. Il testo è una piacevolissima lettura che troverete molto moderna.

L’interesse per Phase II è sempre stato alto nel cuore dei trekker e grazie al saggio “Lost Trek” di Marcello Rossi e Cesare Cioni, con l’iniziale collaborazione di Claudio Sonego, pubblicato da Ultimo Avamposto editore, abbiamo potuto finalmente leggere tutti i dettagli, anche i più nascosti e scoperti solo di recente, sulla produzione della mancata seconda serie di Star Trek.

Ai più attenti lettori non sarà sfuggito che nel recente Star Trek Magazine numero 13 (inside 212 nella vecchia numerazione), è stato inserito anche un aggiornamento da aggiungere all’originale edizione del saggio.

Continua anche il viaggio attraverso l’Enterprise realizzato nelle pagine della prima STIC Academy, un ottimo training per gli ufficiali della Flotta, ma soprattutto una fonte inesauribile di tanti dettagli sulla nave che all’epoca non era per nulla facile reperire.

La STIC Gallery ospita un interessante ritratto della seconda Saavik e un divertente disegno su come nominare con le dita i film di Star Trek. Chissà se in futuro vedremo un aggiornamento di quel disegno.

Il profilo di questo numero è dedicato a Uhura di cui, ovviamente, mancano gli sviluppi successivi, ma che offre anche delle ottime informazioni sul passato dell’ufficiale alle comunicazioni, sulla sua storia nella Flotta, le sue passioni e la sua famiglia.

Le foto a colori sono tratte dal menabò originale e fanno parte del dettagliato lavoro realizzato in fase di digitalizzazione degli Inside e della pubblicazione dei primissimi numeri in alcuni CD che potete ancora trovare in vendita nella pagina dedicata ai prodotti editoriali del club all’indirizzo stic-editoriale.

Vi ricordo di lasciare i vostri commenti, soprattutto se questo è stato il vostro primo Inside.

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