STICCON XXVII – Giorno 1

Multilogo_2013“A me mi piace il mare. Effettivamente” (Renato Pozzetto)

Buongiorno a tutti. È in corso la ventisettesima STICCON, e per tutti coloro che sono rimasti a casa svolgo il mio compito di cronista. È quindi il vostro intrepido reporter che vi scrive in quel di Bellaria, ridente località della riviera romagnola dove da ormai sedici anni (Nicola, sono sedici? Me lo confermi?) ha luogo la convention dello Star Trek Italian Club (che siamo noi, come specificherebbero Totò e Peppino). Cosa avrà poi da ridere Bellaria, non lo so. Il tempo è inclemente. L’ultima volta che c’è stato un Maggio così, era Novembre. Vento, tempo autunnale, nubi scure che minacciano pioggia e mare inquieto. Già, il mare.  Dalla mia camera d’albergo, se mi sporgo a rischio di cadere giù dal balcone e allungo il collo verso sinistra (Reed Richards, non sei nessuno!), riesco a vederne uno scorcio. Per fortuna che qui in albergo ho incontrato un signore che, con un giro di parole, mi ha fatto capire che a Bellaria c’è il mare. “Il mare l’abbiamo avuto anche a noi a Milano, tutto cosparso del suo bel ondeggio che esso c’ha dentro” E così si è aperta giovedì 23 maggio la nostra convention, in un clima insolito, così diverso dagli anni precedenti in cui invece si era già a inizio estate. È come se anche Bellaria sentisse la mancanza di Alberto.

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Si inizia!

La Sticcon  si apre senza il suo consueto “Ssaaalve!”, e questo sin dall’inizio fa capire che le cose sono cambiate, anche se sono rimaste sempre le stesse: il palco, le scenografie, gli stendardi, le patate del ristorante (ovunque e sempre: viva la patata, companheros!). Alla reception Marina, con Claudio e Patty. In sala Risa Daniela, con Livia e Patrizia. I Men In Video alla regia. Tutto è come prima, eppure niente è come prima. “Venendo ancora avanti, tutta una roba buttata giù per terra… tipo farina, pero essa è sabbia. Ma non messa giù a mucchi: tutta spianata bene sinistra, destra… tipo spiaggia!” Abbiamo iniziato quindi con conferenze e incontri sul futuro della cimatografia Marvel, sui 50 anni di “Doctor Who”. E con i giochi, i quiz. Le proiezioni. Il primo giorno della STICCON è sempre un giorno di “riscaldamento”, per dare modo alle persone di ambientarsi, di conoscersi, di ritrovare i vecchi amici dopo un anno (il tempo inutile che trascorre tra una convention e l’altra, come lo definisce uno dei nostri più illustri esponenti); oppure semplicemente per riposarsi dalle fatiche del viaggio. Stiamo cominciando a carburare, ma da venerdì si inizia sul serio, e vi terremo informati (sì, uso il plurale maiestatis per fare il figo).

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Conferenza scientifica in Sala Jupiter

Intanto, al termine della giornata, ci siamo ritrovati tutti di nuovo a riprendere una delle piu’ solide e inossidabili tradizioni della STICCON, che non cambia: lo “spuntino di mezzanotte” sui divanetti dell’albergo, pasteggiando con bomboloni alla crema. Cosa? Come dite? Niente bomboloni alla crema questa volta? La pasticceria era già chiusa? Non tiene piu’ aperto fino a tardi? Quando c’era l’Ammiraglio i bomboloni arrivavano in orario. A domani.

Carlo Recagno

 

 

 

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