Dal debutto del podcast alle nuove prospettive sul personaggio più iconico della saga
In occasione dello Star Trek Day, ha debuttato Star Trek: Khan, podcast sceneggiato che racconta gli anni di esilio di Khan Noonien Singh su Ceti Alpha V, tra l’episodio classico “Space Seed” e il film cult Star Trek II: L’ira di Khan.
Il progetto, nato come miniserie TV firmata da Nicholas Meyer, è diventato un audio drama con un cast di voci d’eccezione: Naveen Andrews nei panni di Khan, Wrenn Schmidt come Marla McGivers, George Takei (Sulu) e Tim Russ (Tuvok).
Dietro le quinte: l’eredità di Meyer e la sfida di Beyer e Mack
Gli autori Kirsten Beyer e David Mack hanno raccolto tutto il lavoro preparatorio di Meyer per adattarlo all’universo Trek di oggi, riallineando la trama con la continuity ufficiale e soprattutto dare un senso nuovo al racconto: “Non bastava mostrare la sopravvivenza su Ceti Alpha V, serviva un cuore narrativo.
La domanda centrale è: chi era davvero Khan?
Un villain o un eroe caduto?
Uno dei punti più affascinanti del progetto è la rilettura di Khan come eroe tragico.
Secondo Beyer, “Il dolore crea mostri. Ma Khan non nasce cattivo: voleva trasformare la Terra in un paradiso. È questa ambizione, deviata dagli eventi, a renderlo un personaggio così complesso e triste.”
Il legame con “Space Seed” e L’ira di Khan
La scrittrice ha rivisto più volte l’episodio originale “Space Seed”, mentre il film con Ricardo Montalban lo conosce a memoria. Riguardarlo dopo aver scritto la serie ha però dato nuove emozioni: “Quando Khan dice a Kirk ‘Non devo ucciderti, devo solo ferirti’, oggi so cosa ha vissuto per arrivare lì. È un brivido.”
Sulu e Tuvok, testimoni della storia
Il podcast non si limita a raccontare Khan e Marla, diventata co-protagonista della serie ma anche personaggi come Sulu e Tuvok hanno un ruolo chiave.
“Sulu ha sempre avuto meno spazio di altri, ma qui si confronta con la memoria del suo capitano e con chi vuole riscrivere la storia. Tuvok, invece, offre uno sguardo esterno, imparando che dietro la leggenda c’è molto di più.”
Il Khan di Naveen Andrews e la Marla di Wrenn Schmidt
Naveen Andrews porta in scena un Khan magnetico: “Minaccioso, brillante e affascinante al tempo stesso.”
Wrenn Schmidt, invece, arricchisce Marla di sfumature mai esplorate: “Impossibile per lei interpretare un personaggio senza profondità. Ha restituito complessità e autenticità.”
Destino o scelta? La tragedia di Ceti Alpha V
La serie mostra come Khan fosse a un passo dal costruire una nuova società, prima che il destino e alcune scelte sbagliate lo spingessero verso l’ossessione per la vendetta.
“È ancora più tragico perché fino all’ultimo avresti potuto credere che ce l’avrebbe fatta.”
fonte:
trekmovie.com
treknews.net
trekcore.com
trektoday.com
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