Inside Star Trek n° 17

L’Inside 17, pubblicato a febbraio del 1988, apre con un editoriale particolarmente ispirato che sottolinea quello che rende i trekker ciò che sono. È un’ode a quanto Star Trek può farci da guida anche nella vita quotidiana e quanto può essere di ispirazione nell’ideale di un futuro migliore per l’umanità. Possono sembrare parole grandi e concetti forse fuori tempo, ma in fondo racchiudono bene i motivi che hanno attratto molti di noi verso questa saga fantascientifica. E da molte interviste che abbiamo potuto vedere nel documentario Trek It! queste parole si rispecchiano nella visione che molti trekker hanno del nostro presente e del nostro futuro. Parole ispirate, quelle del Ponte di Comando.

A pagina 7  vengono elencati i titoli dei racconti che hanno partecipato al concorso indetto dallo STIC,

e del quale abbiamo parlato scorrendo le pagine dei precedenti Inside. L’idea di lanciare concorsi per i soci non ha mai abbandonato il club e nel corso degli anni, lo vedremo, altri concorsi si sono succeduti. Non è da meno, oggi, il club, che ha lanciato per la Starcon 2021, il concorso Omega Short.

Proprio nel citato documentario Trek IT! Gabriella parla dell’elenco dei partecipanti alle prime STICCON, un elenco che, se allora poteva occupare una paginetta, oggi occuperebbe metà dell’inside. L’elenco qui presentato è quello di tutti coloro che avevano mandato la preiscrizione o la quota completa.

 

Con l’aumentare dei soci, arrivati come si è visto nell’editoriale a quota trecento, diventava necessario per il club attivare anche un servizio arretrati per garantire ai nuovi arrivati la possibilità di recuperare il tempo perduto e arricchire e completare la collezione degli Inside.

 

E ora un piccolo messaggio amministrativo: l’annuncio dell’aumento del prezzo, uno dei pochi della storia associativa del club che ha sempre cercato di garantire servizi e qualità senza gravare troppo sugli iscritti. La motivazione, si legge nelle prime righe, è il miglioramento grafico della rivista che grazie a nuovi mezzi tecnici può essere realizzata in una maniera più professionale. Già lo sapete, nel corso degli anni l’Inside è via via andato migliorando trasformandosi da una sorta di scambio di informazioni tra amici, in una fanzine, poi una prozine e infine un vero e proprio magazine.È interessante la scheda di Spock, pubblicata tra pagina 14 e pagina 17, perché le informazioni contenute, oggi sono datate (mancano ad esempio i due fratelli di Spock, di cui si è saputo di lì a poco, per Sybok, e solo decenni più tardi per quanto riguarda Burnham), ma allo stesso tempo erano estremamente complete visto che presentavano dettagli non così facilmente reperibili dal fan degli anni ’80, privo dei nostri mezzi tecnologici e della facilità di accesso alle informazioni che oggi ci garantisce internet.             

 

Uno degli argomenti che ancora oggi ci appassiona molto e che frequentemente presentiamo nelle pagine dell’Inside, è il doppiaggio, oggi anche perché siamo parte attiva dell’intero processo di localizzazione di Star Trek, dalla traduzione, all’adattamento alle correzioni in diretta o quasi. Ma fin dagli albori del club, l’interesse per i doppiatori e per il lavoro su Star Trek è stato alto.

Per i trekker italiani la visione di The Next Generation era molto di là da venire, a meno di non avere agganci con gli Stati Uniti per riuscire a vedere gli episodi usando stratagemmi e soprattutto la posta internazionale per poter avere a casa una VHS, peraltro non visibile con un normale videoregistratore italiano. Per questo motivo la voglia di conoscere le trame e i personaggi era tanta al punto che un riassunto come quello presentato nell’inside era una vera e propria manna. Oggi grideremmo allo scandalo per la massiccia presenza di spoiler, ma allora non c’era nulla di meglio dell’avere a disposizione l’intera trama raccontata fin nei minimi dettagli, un po’ come comprare la Pista delle Stelle per la serie classica.

Nell’Inside non sono mai mancati gli spazi dedicati all’arte dei soci e all’umorismo come si può vedere da questa breve galleria di disegni e strip comiche.

 

Concludo con due extra tratti direttamente dai CD che raccolgono i primi Inside in formato digitale: il profilo di Spock a colori, ovvero il master usato per la stampa dell’inside e un pezzo da museo, il foglio con gli appunti originali dell’articolo scritto da Gabriella sui doppiatori.

                                                           Come sempre vi invito a commentare questa breve presentazione, ma soprattutto a scriverci i vostri ricordi se questo è stato il primo Inside che avete ricevuto.

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