StarCon Report n. 3 – Venerdì

Cosa è successo venerdì, volete sapere? Beh, che c’è stata l’inaugurazione dell’Expo, una grande occasione per il nostro paese di mettersi davanti agli occhi del mondo e far vedere l’eccellenza italiana. Ah, volevate sapere cosa sta succedendo a Bellaria? Eh, beh, allora ditelo subito. Dunque, la StarCon, l’ALTRA grande manifestazione, l’altro grande esempio di eccellenza italiana che il mondo ci invidia, è ormai a metà. Siamo già arrivati a metà convention, il tempo è letteralmente volato. E, presi da un evento dopo l’altro, non ci siamo accorti di nulla. C’è stata la conferenza di Paolo Attivissimo su Samantha Cristoforetti, che speriamo tutti di vedere (anzi, di rivedere) prima o poi in Sticcon (e chissà, un anno o l’altro…). C’è stato l’incontro con Alfredo Castelli, il creatore di Martin Mystère (e di una dozzina di altri personaggi), che in questi giorni festeggia i 50 anni di onorata carriera nel mondo del fumetto. Ma il motivo della sua presenza a Bellaria era un altro: quest’anno è a lui che viene assegnato il premio Alberto Lisiero per la divulgazione del fantastico, e dopo appunto mezzo secolo passato a creare personaggi e interi universi, direi che pochi si meritano come lui la targa intitolata all’Ammiraglio. Purtroppo Alfredo non ci sarà, sabato sera, a ritirare il premio di persona (lo ritirerà per lui un suo umile schiav…voglio dire, fidato collaboratore, che è anche la persona che sta scrivendo queste righe e che sta quindi parlando di se stessa in terza persona, come Giulio Cesare), avendo già un impegno alla Napoli Comicon (dove continueranno a “fargli la festa”). Castelli comunque ci ha deliziato con le sue ben note doti di affabulatore raccontandoci aneddoti noti e meno noti del mondo del fumetto di questi ultimi 50 anni (e avrebbe potuto andare avanti ancora per ore).

Alfredo Castelli conversa amabilmente con Armando Corridore.

Alfredo Castelli conversa amabilmente con Armando Corridore.

Oltre ai consueti giochi, quiz e proiezioni abbiamo avuto il piacere di avere tra di noi anche Brian Muir, un grandissimo nome del “dietro le quinte” del mondo del cinema, che ricordiamo soprattutto per essere stato lo scultore del casco e dell’armatura di Darth Vader (vorrei dire Dart Fener, ma rischierei di denunciare la mia età).

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Paolo Attivissimo intervista Brian Muir

 

E poi Norman Spinrad, romanziere ed esponente di spicco della fantascienza “New Wave” degli anni sessanta, che noi ricordiamo però soprattutto per aver scritto “The Doomsday Machine”, uno degli episodi più amati della serie classica di Star Trek.

Ma voi, soprattutto voi gentili signore chi siete all’ascolto, vorrete sapere di lui.

Sì, lui c’era.

Come lui chi? LUI.

Alexander Siddig (o Siddig El Fadil, se preferite), il dottor Bashir di Deep Space Nine.

Il Dottore esce dal Tardis. Come, “Dottore chi”? Ma il Dottor Bashir, naturalmente!

 

Sembra un po’ il fratello bello di Nino Formicola (il Gaspare di Zuzzurro & Gaspare), ed è molto simpatico, allegro, dinamico, molto alla mano e disponibile verso il pubblico. Ha la mia stessa età, ma sembra più giovane, ed è anche molto magro. Maledetto. Lo odio già.

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Pazienza, mi consolerò con i bomboloni, annegando il mio dispiacere nella crema.

No, cosa, ho detto? Quali bomboloni? Non ci sono più, i bomboloni!! AAAARRGHHHH!

Per fortuna che sui divanetti dell’hotel, nel “dopofestival” a tarda serata non mancano mai la soppressa portata da Stefano e il formaggio elvetico gentilmente offerto da Paolo.

Posso fare a meno di bomboloni, mi sfonderò con il maiale. Mi sento già meglio.

Non sono invidioso di Siddig, Perchè dovrei esserlo? Io c’ho la soppressa! Tiè!

(Sob!…)

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