Il 24 maggio scorso, a 68 anni, a causa di complicazioni di salute, si è spento Peter David, che i fan di Star Trek conoscono soprattutto come autore di romanzi.

Nella sua lunga carriera, però, David ha esplorato molti generi diversi e molti media: dalla televisione alla letteratura, dai fumetti al cinema.
Il suo più importante contributo nel mondo dei fumetti è senza dubbio la scrittura di sceneggiature per la testata dedicata all’Incredibile Hulk, che dal 1987 (anno in cui David ha cominciato a scriverne) ha ridefinito il personaggio di Bruce Banner aumentandole la complessità e il fascino.
Nell’universo Marvel, David ha anche scritto per X-Factor, una testata dedicata a un gruppo relativamente poco conosciuto di personaggi, riuscendo ad affrontare temi anche scottanti come la malattia mentale o l’etica delle corporazioni.
In televisione lo ricordiamo come autore di sceneggiature per serie come Babylon 5, ma noi appassionati di Star Trek lo ricordiamo soprattutto per i suoi romanzi ambientati nel nostro universo preferito. Dai romanzi per ragazzi della serie “Starfleet Academy” alle avventure dell’equipaggio dell’Enterprise D (tra cui il famosissimo e amatissimo “Imzadi”) fino alla creazione di una serie di romanzi originale e non legata alle serie TV: “Star Trek: New Frontiers”, con protagonista l’equipaggio della U.S.S. Excalibur. Molti di questi romanzi sono stati tradotti e pubblicati in Italia.
E’ stato inoltre co-autore dell’autobiografia di James Doohan “Beam Me Up, Scotty: Star Trek’s “Scotty” in his own words”.

In Italia è stato ospite della nostra STICCON nel 2002, che ricordiamo per la presenza di Leonard Nimoy, e ne abbiamo parlato nell’Inside Star Trek Magazine numero 101. Nel numero 171 abbiamo invece analizzato la sua serie di romanzi “New Frontier”.
Le condoglianze di tutti noi Soci del club e appassionati italiani va alla famiglia.
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