Dalla Base Alfa arriva Maya. Catherine Schell si unisce agli ospiti della StarCon 2017

Non si è ancora spento il clamore degli annunci che il Comitato Organizzatore della StarCon 2017 (Chianciano Terme, Grand Hotel Excelsior,  dal 25 al 28 maggio 2017) ha rilasciato nei giorni precedenti, che arriva subito un nuovo ospite: Catherine Schell.

Katherina Freiin Schell von Bauschlott, nota come Catherine Schell (Budapest, 17 luglio 1944), è un’attrice ungherese naturalizzata statunitense, nota soprattutto per avere interpretato il ruolo di Maya nella serie televisiva di grande successo Spazio: 1999.

Schell è ascesa alla ribalta in varie produzioni cinematografiche e televisive britanniche degli anni ’60 e ’70. Anche se ha recitato sotto il nome di “Catherine von Schell” e “Katherina von Schell” (“Schell” è il nome della famiglia, “von Bauschlott” indica la regione della Germania dove la famiglia ha origine) all’inizio della sua carriera, è meglio conosciuta con il nome di “Catherine Schell”.

Il padre di Catherine, il barone Paul Schell von Bauschlott, era un diplomatico ungherese; sua madre era la contessa Katharina Maria Etelka Georgina Elisabeth Teleki de Szék. All’inizio della Seconda Guerra Mondiale, le proprietà dei suoi genitori furono confiscate dai nazisti. Fuggita dall’Ungheria, la famiglia visse in povertà fino al 1948, trovando asilo in Austria: prima a Vienna, poi a Salisburgo. Nel 1950, la famiglia emigrò negli Stati Uniti, dove il padre acquisì la cittadinanza americana. Schell entrò in una scuola religiosa nel quartiere newyorkese di Staten Island. Nel 1957, il padre si unì alla Radio Free Europe e la famiglia si trasferì a Monaco di Baviera, in Germania, dove Catherine sviluppò un interesse per la recitazione e frequentò la Otto Falckenberg School of the Performing Arts.

Sotto il nome Katherina von Schell, ha fatto il suo debutto cinematografico nel 1964 come interprete della protagonista nel poco conosciuto film La regina del Rio delle Amazzoni. Nel 1969, interpreta Nancy, una Bond girl nel film con George Lazenby Agente 007 – Al servizio segreto di Sua Maestà (accreditata come Catherina von Schell), e anche Clementine Taplin nel thriller di fantascienza Luna zero due. Nel 1972 compare per la prima volta sotto il nome di Catherine Schell in Madame Sin, un film per la tv americana interpretato da Bette Davis. E’ presente anche in un episodio di Attenti a quei due nel ruolo di novella sposa di Brett Sinclair (Roger Moore). Nel 1975 appare contrapposta a Peter Sellers nella commedia La Pantera Rosa colpisce ancora, nel ruolo di Lady Claudine Lytton.

Dopo aver interpretato, nella prima stagione della serie televisiva Spazio: 1999, l’aliena schiava del grande guardiano nell’episodio “Il pianeta incantato”,

per l’intero 1976 fu impegnata come protagonista nella seconda stagione della stessa serie, interpretando l’aliena mutaforma Maya del pianeta Psycon, ruolo che le diede una grande notorietà.

La Schell apparve in un’altra serie televisiva britannica di fantascienza, Doctor Who, come la Contessa Scarlioni nell’episodio “City of Death” (1979).

Nel 1979 fu diretta dal regista Richard Quine nel film Il prigioniero di Zenda. Nel 1993 fece parte del cast del film Piccolo grande amore, come spalla dei protagonisti Barbara Snellenburg e Raoul Bova.

La carriera della Schell continuò fino alla metà degli anni ’90, dopo di che si ritirò dalla recitazione ed aprì Chambre d’Hôtes Valentin, un piccolo bed and breakfast a Bonneval, Alta Loira, in Francia, che sarebbe diventata una destinazione popolare per gli appassionati di Spazio: 1999. Ha riferito di averlo venduto dopo la morte del suo secondo marito Bill Hays, morto nel 2006. Attualmente vive a Londra.

Ultimi aggiustamenti alla scheda di iscrizione e poi potrete prenotare il vostro posto ad una convention indimenticabile!

 

 

Grande Giove: Christopher Lloyd alla StarCon 2017

Ancora sorprese dalla StarCon che si svolgerà dal 25 al 28 maggio nella nuova cornice del Centro Congressi dell’Hotel Excelsior di Chianciano Terme. Arriva un attore a cui molti sono legati per le sue varie interpretazioni di grande successo: Christopher Lloyd.

Christopher Allen Lloyd (Stamford, Connecticut, 22 ottobre 1938) è un attore, doppiatore e comico statunitense.
È il più giovane di quattro ragazze e tre ragazzi. Suo padre, Samuel, era un avvocato; sua madre, Ruth, era una cantante. Il nonno materno di Lloyd, Lewis Lapham, è stato uno dei fondatori della compagnia petrolifera Texaco.

Lloyd ha perseguito il suo amore per la recitazione, lavorando come apprendista in allestimenti teatrali estivi all’età di 14 anni. A 19 anni stava prendendo lezioni presso la Neighborhood Playhouse School of Theatre di New York City dal celebre insegnante di recitazione Sanford Meisner. Approfittando della scena teatrale di New York, Lloyd ha fatto il suo debutto sul palcoscenico in una produzione di And They Put Handcuffs on the Flowers di Fernando Arrabal. Il suo debutto a Broadway è avvenuto in un allestimento di Red, White and Maddox, che non è riuscito ad attirare molto pubblico.
Lloyd ha continuato a lavorare costantemente in teatro, per lo più al New York Shakespeare Festival e in spettacoli off-Broadway come The Seagull, Macbeth, What Every Woman Knows e Kaspar. Nel 1975, mentre recitava nel ruolo di Oberon in una produzione alla Yale University di Sogno di una notte di mezza estate, ha lavorato con una giovane Meryl Streep, che interpretava il ruolo di Helena. Ha lavorato in più di duecento spettacoli teatrali.

Il suo primo ruolo importante in una produzione hollywoodiana fu nel film di Miloš Forman Qualcuno volò sul nido del cuculo, nella parte di un paziente dell’istituto psichiatrico. Successivamente ottenne il ruolo di Jim Ignatowski nella celebre sit-com televisiva Taxi che gli valse due Primetime Emmy Awards e poi quello del geniale scienziato Emmett “Doc” Brown nella trilogia di Ritorno al futuro (1985, 1989, 1990) e nella relativa serie animata.
Lloyd ha poi interpretato il ruolo dello zio Fester nei film La famiglia Addams (1991) e La famiglia Addams 2 (1993). Ha avuto anche una parte nel film Chi ha incastrato Roger Rabbit, vincitore di numerosi Oscar, nei panni del pazzo giudice Morton. Viene inoltre ricordato per la sua interpretazione del perfido e infido comandante klingon Kruge (ruolo intrapreso su suggerimento del collega attore e amico Leonard Nimoy) nel terzo film di Star Trek, Alla ricerca di Spock (1984). È anche apparso come protagonista del videogioco per PC Toonstruck.
Lloyd è apparso nell’episodio “Le facce buffe” del telefilm Malcolm, oltre che in ambedue le parti dell’episodio “Il ritratto” della serie Cin Cin e a un paio di apparizioni nel telefilm Tremors, negli ormai collaudati panni di un ex scienziato. Ha interpretato il ruolo di Harold March, un eccentrico ex scienziato in pensione in Una pupa in libreria. Lloyd è inoltre apparso nella decima puntata della terza stagione della serie televisiva Fringe, interpretando la parte di un ex-musicista ormai anziano in una casa di riposo, è apparso anche nell’episodio 17 della settima stagione della serie televisiva Law & Order.

La StarCon del 2017 si fa sempre più interessante ma le sorprese non sono ancora finite. Continuate a seguirci.

 

 

Il tenero Giacomo non è più con noi.

Giacomo Pueroni si è spento oggi all’Ospedale di Gorizia dove da tempo era ricoverato per una forma aggressiva di SLA (Sindrome Laterale Amiotrofica) che lo aveva colpito.

Noi amici lo chiamavamo per scherzo come il personaggio della Settimana Enigmistica, il Tenero Giacomo. Un po’ ce lo ricordava, anche se non per l’aspetto. Giacomo è sempre stato magro, con delle lunghe braccia che utilizzava per fare degli autoscatti alle tavolate con gli amici (poi gli stolti li chiameranno selfie, dimenticando che l’italiano esiste).

Non sapeva dire di no quando qualcuno gli rompeva le scatole per finire ritratto in uno dei fumetti da lui disegnati. Ma sapeva ‘vendicarsi’. Un insegnante di religione che glielo aveva chiesto divenne un implacabile killer un po’ feticista per le mutandine femminili.

A volte sfidava se stesso ed i lettori infarcendo le tavole di rimandi a tutte le passioni a cui era legato, dalla fantascienza televisiva a James Bond, dai fumetti francesi ai maestri delle tavole settimanali americani, per citarne solo una minima parte.

Per alcune note biografiche ricorriamo alle righe pubblicate dalla Sergio Bonelli Editore, casa editrice per cui lavorava.

“Nato il 6 gennaio 1964 a Torino, si è presto trasferito a Gorizia, dove si è diplomato presso il locale Istituto d’Arte. Dopo aver lavorato come grafico pubblicitario e illustratore, ha cominciato a realizzare vignette umoristiche ispirate a “Star Trek” e ad altre serie di fantascienza per le riviste “Inside Star Trek” e “Shadows on the moon”. Nel 1996, entra a far parte dello staff di Zona X, per cui realizza la storia “Cleopatra 2000”, e in seguito, nel 1999, di quello di Jonathan Steele. Segue l’avventura del personaggio creato da Federico Memola anche dopo il suo passaggio alla Star Comics. Visualizza, inoltre, per le Edizioni 001, un albo di “Harry Moon”, personaggio che riprenderà, sempre su sceneggiatura di Memola, per l’omonima serie pubblicata da Planeta/De Agostini nel 2010. A partire dal 2009, realizza illustrazioni per la rivista di fantascienza “Robot”, edita da Delos Books. Nel 2012 rientra nella scuderia bonelliana, esordendo su Nathan Never con il numero 249, in coppia con Guido Masala. Il 2014 lo vede all’opera su Dragonero, chinando le matite di Andrea Bormida per una storia apparsa sul numero 9 della collana.
All’inizio del 2016 gli viene diagnosticata una forma molto aggressiva di SLA che nel giro di pochi mesi non gli consente più di lavorare. Lo stesso anno, una sua illustrazione, “Tu non esisti” (pubblicata sul numero 74 di “Robot”), vince il Premio Italia. Si spegne all’ospedale di Gorizia il 18 febbraio 2017, in seguito a complicazioni dovute alla malattia.”

Ha affrontato con una lucidità unica e molto coraggio le varie fasi della sua malattia nel suo blog, Perché facciamo quello che facciamo? che ha aggiornato sin che ha potuto.

All’ospedale una delle sue semplici richieste fu di poter vedere il cielo, cosa impossibile data la posizione del letto dal quale vedeva solo la parete dell’edificio. Gli amici gli hanno regalato uno specchio e una volta appeso ed inclinato correttamente sono stati ripagati dalla sua gioia.

Ciao Giacomo, per te, anche il cielo non è un limite.

 

 

NB: i copyright delle immagini sono degli aventi diritto.

 

 

Anthony Daniels festeggia il quarantennale di Guerre Stellari alla StarCon

Se lo scorso anno sono stati festeggiati i cinquant’anni di Star Trek alla StarCon con William Shatner, per i quarant’anni di Guerre Stellari (o Star Wars, se volete), arriva l’unico attore ad aver lavorato in tutte le pellicole finora prodotte legate alla saga ideata da George Lucas, Anthony Daniels, l’uomo che veste i panni dorati di D-3BO (o C-3PO se preferite il nome originale del droide protocollare).

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Anthony Daniels, nato a Salisbury (Inghilterra) il 21 febbraio 1946, è l’attore famoso principalmente per il ruolo del droide protocollare dorato C-3PO in Star Wars. È l’unico attore a essere apparso in tutti gli otto film della Saga Stellare, compreso l’ultimo Rogue One. Ogni apparizione del droide, che sia stata filmata dal vivo o realizzata a cartoni animati o al computer ha avuto la sua inconfondibile voce. Lavora anche come doppiatore: è stata tra l’altro la voce dell’Elfo Legolas nel cartone del Signore degli Anelli di Ralph Bakshi (1978). Ha recitato nella serie televisiva Lucasfilm “Le avventure del giovane Indiana Jones”. Molto appassionato e carismatico, collabora dal primo momento con la Lucasfilm nella promozione e nelle varie produzioni starwarsiane.
Characters2017_DanielsC-3PO (o 3PO) è il droide protocollare più amato e sopportato della Galassia. Proviene dal pianeta sabbioso Tatooine, dove è stato assemblato dal giovane Anakin Skywalker a partire da pezzi gettati via. Pavido e sussiegoso, conosce più di sei milioni di forme di comunicazione ed è dotato di un tipico umorismo inglese. Amico inseparabile dell’impavido droide astromeccanico R2-D2 (C1-P8 per i nostalgici); con lui è testimone attivo degli eventi di Star Wars (anche se la memoria dei fatti narrati nei film da episodio I a episodio III gli è stata suo malgrado cancellata dal Principe di Alderaan Bail Organa, padre adottivo della Principessa Leia).

 

 

Ancora un Dottore alla StarCon

Il Comitato Organizzatore ha rivelato il nome del primo ospite della StarCon 2017, che ricordiamo si svolgerà dal 25 al 28 maggio 2017 nella nuova fantastica cornice del Centro Congressi del Grand Hotel Excelsior di Chianciano Terme.

Si tratta di Colin Baker (Londra, 8 giugno 1943), interprete del sesto Dottore nella famosa serie britannica Doctor Who. Di seguito alcune note biografiche.

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Baker studia per diventare avvocato, ma all’età di 23 anni abbandona gli studi per inseguire il proprio sogno di diventare attore ed entra nella London Academy of Music and Dramatic Art. Uno dei suoi primi lavori come attore arriva nel 1970, nell’adattamento della BBC della trilogia di Jean-Paul Sartre The Roads to Freedom. Nel 1972, sempre per la BBC, interpreta Anatole Kuragin nell’adattamento di Guerra e Pace. E ancora la BBC lo porterà alla fama definitiva con il suo primo ruolo veramente importante, quello del villain Paul Merroney nella serie TV The Brothers, che interpreterà dal 1974 al 1976. Seguono altri numerosi ruoli per la BBC.
Nel 1983, Baker fa la sua prima apparizione in Doctor Who nel ruolo del comandante Maxil nell’episodio “Arc of Infinity” e nel 1984 viene ingaggiato per incarnare il sesto Dottore. Debutta nel ruolo nell’episodio “The Caves of Androzani”, dove pronuncia però solo poche battute. Appare poi come protagonista a partire da “The Twin Dilemma” una settimana dopo. Fu la prima volta sin dal 1966, e la seconda volta nell’intera storia della serie, che un nuovo attore protagonista fu introdotto nel corso di una stagione già iniziata da un altro Dottore.
La sua carriera teatrale è molto ricca, ha recitato infatti in drammi, commedie, pantomime e anche musical tra cui A Pretty Hat, The Other House, Corpse!, la versione musical di Great Expectations, Private Lives, Time And Time Again, Privates On Parade, Born In The Gardens, Spider’s Web, Frankie and Johnny in the Clair de Lune, Death And The Maiden, Why Me ?, She Stoops To Conquer, Kind Hearts And Coronets, House Of Ghosts e The Woman In White.
Per oltre dieci anni inoltre Colin Baker è stato redattore di una rubrica settimanale per il Bucks Free Press. Nel 2009 esce il suo primo libro “Look Who’s Talking”, una raccolta dei suoi articoli migliori, seguito da una seconda raccolta intitolata “Second Toughts” e da una collezione di racconti intitolata “Gallimaufry”.
Colin è tuttora un impegnato critico letterario e un paroliere, il suo musical Scrooge – A Ghost of Chance, scritto insieme alla compositrice Sheila Wilson, è stato portato in scena in centinaia di scuole in tutta la Gran Bretagna.
Colin è sposato con l’attrice Marion Wyatt, con loro, nel Buckinghamshire , vivono anche quattro figlie, due capre, tre gatti, tre cani, due cavalli e tredici maiali della guinea, due degu e un criceto. Lui dice che lo mantengono giovane …e impegnato!

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A breve verrà resa disponibile la scheda per l’iscrizione alla convention ed arriveranno altre comunicazioni di nuovi ospiti sensazionali.

Robert Picardo a Cartoomics 2017

Dal 3 al 5 marzo a Fiera Milano Rho la 24ª edizione della manifestazione milanese Cartoomics. 30.000 metri quadrati di cinema, fumetto, incontri, anteprime, videogames, cosplay e tanto divertimento. Ospite speciale dell’Area Fantascienza: Robert Picardo.

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Robert Picardo, interprete dei personaggi del Dottore Olografico in Star Trek: Voyager e di Richard Woolsey in Stargate SG1 e Stargate Atlantis, sarà nell’Area Fantascienza di Cartoomics 2017 ospite dello Star Trek Italian Club “Alberto Lisiero” e di Ultimo Avamposto. Firmerà autografi e farà foto con i fan tutti i giorni di fiera dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Per ulteriori informazioni sui costi andate qui.

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Nelle piantine qui sopra le ubicazioni dei padiglioni di Cartoomics alla Fiera e le collocazioni dei banchi.

Correte a interrogare Massimo Romani sugli ospiti della prossima StarCon di Chianciano Terme. Potreste avere delle piacevolissime sorprese!

 

 

Partono le riprese di Star Trek: Discovery – qualcosa è cambiato.

La scorsa settimana sono ufficialmente iniziate a Toronto, in Canada, le riprese di Star Trek: Discovery, la sesta incarnazione della saga ideata da Gene Roddenberry 50 anni fa. Ne hanno dato annuncio oggi gli CBS Television Studios. La rete televisiva ha rilasciato anche l’immagine di un ciak usato per le prime riprese e il nuovo logo della serie, che abbandona il delta spaccato e dalla superficie irregolare per uno dall’aspetto più uniforme seppure non liscio.

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Ricordiamo che la serie avrà distribuzione attraverso i seguenti canali:

canali trasmissione discovery

È stato annunciato da poco il nuovo posticipo dell’inizio della serie che per ora si colloca a settembre 2017. Per farsi perdonare il ritardo, arrivano le prime immagini in movimento della costruzione del set con tanto di poltrona del capitano grazie ad un video pubblicato sulla pagina facebook dedicata alla serie che potete vedere qui.

Raccogliamo qui di seguito le notizie che in questi mesi si sono susseguite in rete e riguardanti gli interpreti della serie.

Doug Jones sarà il tenente Saru, un ufficiale scientifico della Flotta Stellare appartenente ad una razza aliena mai vista prima.
Michelle Yeoh interpreterà il capitano Georgiou a bordo del vascello della Flotta Stellare Shenzou.
Anthony Rapp vestirà i panni del tenente Stamets, un astromicologo, esperto di funghi e ufficiale scientifico a bordo della nave stellare Discovery.
Chris Obi interpreterà T’Kuvma, il leader klingon il cui scopo sarà quello di riunire le casate della razza guerriera.
Shazad Latif sarà Kol, un ufficiale comandante e protetto di T’Kuvma.
Mary Chieffo sarà L’Rell, il comandante del ponte di battaglia della nave klingon.
Soneqa Martin-Green vestirà i panni di un tenente comandante della nave stellare Discovery, presumibilmente
con l’incarico di Primo Ufficiale (quindi il secondo in comando).
L’attore inglese James Frain apparirà nel ruolo del padre di Spock, Sarek.
Saprete aspettare?

Una nomination all’Oscar per “Star Trek Beyond”

I magnifici trucchi alieni creati per l’ultimo film di Star Trek hanno valso a Joel Harlow e Richard Alonso la nomination ai prossimi Academy Award, che verranno assegnati il 26 febbraio.

Alieni da Oscar!

Alieni da Oscar!

Joel Harlow, insieme a Mindy Hall e Barney Burman, aveva già vinto l’Oscar per il trucco del primo Star Trek ambientato nel Kelvinverso, facendo guadagnare così alla saga il suo primo Oscar.

Joel Harlow, Mindy Hall e Barney Burman con l'Oscar vinto nel 2010

Joel Harlow, Mindy Hall e Barney Burman con l’Oscar vinto nel 2010

Auguriamo in bocca al lupo perché anche questa volta i talentuosi artisti del trucco possano regalare a Star Trek la prestigiosa statuetta!

 

 

Ci sara’ Sarek in “Star Trek: Discovery”.

La CBS ha oggi annunciato che l’attore James Frain interpreterà Sarek, il padre di Spock, in “Star Trek: Discovery”, che inizierà le riprese la settimana prossima a Toronto.
L’attore inglese è noto per aver interpretato Prime Suspect, Elizabeth, Hilary e Jackie, I Tudors, FlashForward, True Blood e Tron Legacy. Recentemente è stato Leet Brannis in Agent Carter, Ferdinand in Orphan Black e Azrael in Gotham.

Il vulcaniano Sarek è apparso per la prima volta, interpretato da Mark Lenard, nell’episodio Viaggio a Babel, della Serie Classica, e successivamente nei film Star Trek III, IV e VI , oltre che negli episodi Sarek e Il segreto di Spock di Star Trek: The Next Generation. Abbiamo conosciuto inoltre una versione giovane del personaggio interpretata brevemente da Jonathan Simpson in Star Trek V, e la versione del “Kelvinverso” di Ben Cross in Star Trek (2009).

Frain

Leonard di William Shatner si aggiudica il Goodreads Choice Awards 2016

Che fosse un bel libro lo si era capito subito sin dalle prime righe. Che fosse dettato col cuore anche. Che meritasse la traduzione italiana lo aveva capito subito anche Massimo Romani che come Ultimo Avamposto Editore ne ha curato in tempo record l’edizione per il Belpaese.

Che arrivasse un premio, era ora!

Superate le varie fasi di votazione, Leonard: My Fifty-Year Friendship with a Remarkable Man, il libro scritto da William Shatner assieme a David Fisher si è aggiudicato con 16.477 voti su 119.035 votanti il premio per la categoria Best History & Biography dei Goodreads Choice Awards 2016.

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Goodreads è il più grande sito al mondo per i consigli librari. La missione è quella di aiutare le persone a trovare e condividere i libri che amano. Il sito di Goodreads è stato messo on line nel gennaio 2007.

Per vedere tutti i premi potete andare qui.

Per il libro in edizione italiana, Leonard: cinquant’anni di amicizia con un uomo straordinario, contattate Ultimo Avamposto che sta terminando le copie stampate e anche quelle autografate da William Shatner.

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Congratulazioni Bill.

E adesso… vai col Premio Italia!!