Duolinguo e la lingua Klingon

La Giornata della Fantascienza e la lingua Klingon

Qualche giorno fa è stata celebrata la giornata nazionale della fantascienza, una festa non ufficiale che, commemorando la nascita di uno dei grandi esponenti del genere letterario, Isaac Asimov, vuole celebrare la fantascienza in senso più ampio.

Saghe popolari, come Star Wars e Star Trek, non solo fanno parte di questo universo di genere, ma occupano anche uno spazio nella cultura popolare moderna che comprende concetti come alieni, viaggi nel tempo, viaggi nello spazio e lingue sconosciute.

Anche Duolingo ha deciso di unirsi ai festeggiamenti fornendo informazioni sul Klingon, una lingua inventata per la serie e i film di Star Trek e che ora può essere imparata sulla piattaforma.

La lingua è stata creata dal linguista Marc Okrand su richiesta della produzione del franchise di Star Trek per dare vita a un’intera cultura aliena all’interno della saga spaziale.

Oltre a Okrand, che era uno specialista delle lingue dei nativi americani, questa lingua fu inventata con la partecipazione del produttore Jon Povill e dell’attore James Doohan, che interpretava Scotty, l’ingegnere capo dell’Enterprise a cui va attribuito il merito di essere stato il primo, ancor prima di Okrand, a porre le basi della lingua Klingon.

Questa lingua ha un sistema di suoni gutturali e un sistema di scrittura speciale che può essere tradotto e che ha portato alla creazione di letteratura specifica e di dizionari, come l’introvabile dizionario Klingon curato dallo STIC qualche decennio fa per i tipi della Fanucci.

D’altra parte, questa lingua ha 21 consonanti e cinque vocali ed è necessario incorporare la respirazione e l’enfasi su alcuni suoni per garantire la corretta pronuncia della lingua.

Per leggere un testo scritto in klingon, è necessario prestare attenzione a come sono scritte le parole per poterle pronunciare correttamente. Le lettere maiuscole possono indicare la presenza di un accento anche se il segno di accento non è incluso nella parola, anziché essere solo un indicatore dell’inizio di una frase dopo un punto fermo.

Le parole klingon non hanno un accento coerente, quindi dipende molto dall’autore del testo come viene letta la lingua, che ha anche un modo diverso di comporre le frasi.

Le frasi in questa lingua di fantasia sono composte al contrario di come sono composte in inglese. Mentre la consuetudine vuole che una frase abbia “soggetto-verbo-oggetto”, in Klingon è presentata come “oggetto-verbo-soggetto”, il che può essere difficile da capire per gli utenti meno esperti.

Inoltre, è possibile imparare a scrivere in Klingon, anche se esistono almeno tre tipi di scrittura: l’originale che contiene le 26 lettere sopra citate, un’altra che si basa su un mazzo di carte della saga di cui in effetti non siamo riusciti a reperire dettagli, anche se questo sistema non è usato da chi parla con esperienza, e una terza forma nota come Mandel che è tratta da un testo che fa parte della serie.

Secondo il libro “Nel paese delle lingue inventate”, scritto dalla linguista Arika Okrent, entro la fine del 2021 ci saranno circa 60 parlanti fluenti di klingon nel mondo, il che implicherebbe una crescita dell’uso della lingua a livello globale.

Chiedendo al nostro massimo esperto di lingua Klingon, Davide Candeloro, abbiamo scoperto anche altri curiosi dettagli.

Innanzitutto solo ciò che è stato curato da Okrand è canonico, il resto è solo implementazione di terzi, magari anche ben fatta, ma non canonica. Nel Klingon ufficiale, però, sono state tradotte delle opere famose. la prima di tutte è stata l’Amleto di Shakespeare, e anche qualche canzone.

Esiste anche un ente certificatore, KLI.org, su internet, che organizza anche svariate riunioni (qepHom) sul tema della lingua Klingon: una sorta di Accademia della Crusca, insomma, anzi una Accademia del Vino di Sangue…

Infine come non ricordare che da alcuni anni nella nostra convention annuale, la StarCon, è possibile seguire corsi di lingua Klingon, strutturati su vari livelli di approfondimento, da livello base fino quasi al parlato.

Quindi armatevi di placche ossee da mettere sulla vostra fronte e preparatevi a colpirvi l’un l’altro in segno di amicizia urlando un sonoro Qapla’

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