StarCon Report n. 5 – Domenica

OK, raga, scusate il ritardo. Il rientro è come il pane dopo due giorni: duro per tutti (e non solo per Rocco). Non appena uno torna in ufficio subito pretendono che si metta a lavorare, proprio non c’è umanità, in giro! Meno male che almeno ho recuperato il sonno arretrato (perché durante la convention si dorme in media tre-quattro ore per notte), e adesso mi sento di nuovo in forma per ricominciare a scri…a scriv…a scr…

Zzzzzzzz….ronf…..

Sono come il Dottore: odio i finali. Non arrivo a strappare, come lui, le ultime pagine di un libro per impedire che finisca, ma ho esitato non poco a scrivere l’ultimo resoconto della StarCon; finchè rimandavo potevo avere ancora la sensazione che, da qualche parte, la convention continuasse ancora, mentre invece si è conclusa.

Parliamo quindi di domenica, l’ultima giornata. Cosa abbiamo avuto? Essenzialmente, i secondi incontri. Abbiamo cominciato con la “seconda volta” di Virginia Hey, sempre magnifica, che ci ha rivelato alcuni interessanti aspetti tecnici del lavoro degli attori, con Paolo Attivissimo sul palco a fare la traduzione simultanea.

Virginia Hey con Paolo Attivissimo sul palco di Bellaria.

Virginia Hey con Paolo Attivissimo sul palco di Bellaria.

Virginia Hey sempre più splendida.

Virginia Hey sempre più splendida.

Virginia Hey in tutta la sua gloria.

Virginia Hey in tutta la sua gloria.

Poi una novità: Francesca Manicone, la voce italiana di Karen Gillan, e altrettanto bella (parentesi: il “G Factor”, cioè il livello di gnocchitudine, quest’anno è decisamente alto, sarà difficile fare di meglio in futuro…).

Francesca Manicone, doppiatrice di Karen Gillan.

Francesca Manicone, doppiatrice di Karen Gillan.

Gran bella voce.  (E non solo la voce)

Gran bella voce (e non solo la voce!)

Dopodichè abbiamo avuto il “bis” appunto di Karen, che si è presentata sul palco uscendo come sempre dal Tardis e indossando una camicia scozzese (scozzese lei, scozzese la camicia…).

Karen Gillan, una scozzese in camicia scozzese.

Karen Gillan, una scozzese in camicia scozzese.

E’ stata briosa e frizzante, questa ragazza di ventotto anni che ne dimostra dieci di meno, così alta da sembrare ancora più snella, e che ha dato un contributo determinante a far salire non soltanto il G Factor, ma anche il livello della simpatia (inoltre, ha definito Steven Moffat “un genio”, quindi è anche intelligente). I genitori erano sempre presenti in prima fila, forse per “chaperonare” la figliola, e da loro abbiamo scoperto che Karen è una pessima cuoca (ma lei ci ha detto che vorrebbe migliorare).

Karen assieme alla nostra Gabriella Cordone.

Karen assieme alla nostra Gabriella Cordone.

Dopo Karen, è stato il turno di Alexander Siddig di fare ritorno sul palco, per tutti coloro che non erano presenti a vederlo venerdì, e per la gioia del pubblico femminile in generale. Altro intervento pieno di allegria, quindi, con il dottor Bashir che ci ha parlato di…di…

Zzzzzzzzz….

…ehm, scusate. Cosa stavo dicendo? Ah, Siddig, un uomo che sembra non invecchiare col tempo. Chi lo ha visto a un’altra convention qui in Italia, alcuni anni fa, giura che era uguale a oggi, soltanto che non aveva ancora la barba grigia.

Doctor Bashir, I suppose.

Doctor Bashir, I suppose.

Gentile e cavalleresco: alcune partecipanti di sesso femminile hanno riferito estasiate di averlo incrociato in giro per Bellaria e di essere state da lui salutate con: “Hello, young ladies”. L’ho incontrato anch’io, in giro per Bellaria: a me ha fatto il segno del pollice alzato, come a dire: “All right, bro”. Tra noi maschi questo si chiama bonding, signori miei! (Io, comunque, sono sempre dell’idea che sia un po’ come Gaspare di Zuzzurro & Gaspare ma senza tutto quel naso).

 

Bashir, Julian Bashir. Agitato, non mescolato.

Bashir, Julian Bashir. Agitato, non mescolato.

Subito dopo l’intervento di Siddig ha avuto luogo un interessante dibattito a tema Doctor Who con Gabriella Cordone e il sottoscritto, i quali hanno discusso il lavoro di Steven Moffat, il controverso showrunner della serie. E’ stato un incontro divertente, con un pubblico equamente distribuito, e che si è concluso nel migliore dei modi, cioè senza vinti né vincitori, ma semplicemente con amici che si sono scambiati opinioni e pareri, qualche volta trovandosi anche d’accordo su alcuni punti.

 

Verso il gran finale! Sui maxischermi, il tweet più recente di "Astro Samantha" Cristoforetti, in uniforme di Star Trek.

Verso il gran finale! Sui maxischermi, il tweet più recente di “Astro Samantha” Cristoforetti.

La foto di gruppo ha segnato, come sempre alla domenica, il punto di svolta. Alcuni già se ne stavano andando alla spicciolata, altri hanno lasciato il Palacongressi poco dopo. E quando ci siamo radunati sotto e sopra il palco per dire “cheese”, abbiamo sentito tutti che il tempo stava per scadere, mancavano solo poche ore alla chiusura. Mi dicono che una delle modelle che hanno reso più bello l’ambiente del Palaveleno in questi cinque giorni (sempre per parlare del livello di fighitudine) si è intristita fino alle lacrime perché tutto stava per finire. E’ giovane, non era neanche ancora nata quando noi veterani abbiamo cominciato a frequentare le Sticcon. Ma noi uomini duri siamo rotti a tutto e non ci lasciamo commuovere così facilmente.

WAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!! STA FINENDO!!!! PERCHE’? PERCHE’?

VOGLIO RESTARE QUI!! NON VOGLIO ANDARE VIA!

Ehm…come stavo dicendo, a seguire abbiamo avuto la cena di gala, con la consueta torta con su la locandina (e quest’anno era una torta sola, per non rischiare di farne due ma con la stessa immagine: ricordiamo ancora il famigerato “double pie incident”), più una torta speciale realizzata dalla nostra Gisella, con Karen e il Tardis.

La torta della cena di gala, con su la locandina della StarCon.

La torta della cena di gala, con su la locandina della StarCon.

Ospiti di fronte alla torta, mentre si apprestano al taglio della medesima.

Ospiti di fronte alla torta, mentre si apprestano al taglio della medesima. Da sinistra a destra: Alexander Siddig, Lolita Fatjo, Virginia Hey, Norman Spinrad.

Immagini dalla cena di gala: birra romulana e modelle. Quale fa più girare la testa?

Immagini dalla cena di gala: birra romulana e modelle. Quale fa più girare la testa?

il dolce di Gisella: un piccolo Tardis con una piccola Amy Pond.

il dolce di Gisella: un piccolo Tardis con una piccola Amy Pond.

Chiunque pensi che il Dottore non dovrebbe essere donna non ha mai conosciuto la nostra Rita!

Chiunque pensi che il Dottore non dovrebbe essere donna non ha mai conosciuto la nostra Rita!

Se fossi cane, bau. Se fossi gatto, miao. Se fosse tardi, ciao. Con questo dichiariamo chiusa la StarCon 2015.

Se fossi cane, bau. Se fossi gatto, miao. Se fosse tardi, ciao. Con questo dichiariamo chiusa la StarCon 2015.

…ZZzzzzzzzzz…ronf….

EH? Già le sette? Datemi una tazzina di caffè! Ehm…anzi, datemi dei bomboloni! Per concludere la Sticcon non c’è niente di meglio dei bomboloni, e malgrado le avversità anche quest’anno siamo riusciti a non privarcene (un grazie a chi si è organizzato e ha saputo procurarli!).

Il ritorno dei Bomboloni. Bomboloni 2: La Vendetta. Sons of the Bomboloni. (Ma perchè il correttore automatico vuole a tutti i costi che io scriva "bombolini"? Eh?)

Il ritorno dei Bomboloni. Bomboloni 2: La Vendetta. Sons of the Bomboloni. (Ma perchè il correttore automatico vuole a tutti i costi che io scriva “bombolini”? Eh?)

E anche quest’anno infatti abbiamo chiuso in bellezza. Il bilancio non si puo’ che dire positivo, e per l’anno prossimo è stata già annunciata una degli ospiti principali: Terry Farrell, la bellissima Jadzia di Deep Space Nine. Il “G Factor” è assolutamente garantito!

Ti aspettiamo, Terry!

Ti aspettiamo, Terry!

La prossima StarCon si svolgerà dal 19 al 22 Maggio 2016, e quindi abbiamo più di un anno per attendere anche gli altri nomi che il Comitato Organizzatore tirerà fuori dal cilindro! E celebreremo anche nientemeno che la trentesima edizione della Sticcon! L’avremmo mai creduto, tanti anni fa?

La tristezza incombe su tutti noi che siamo ormai rientrati a casa. Gli organizzatori, che logicamente se ne sono andati per ultimi, si sono lasciati alle spalle un Palacongressi spoglio e deserto, praticamente irriconoscibile.

E' come "L'estate sta finendo" dei Righeira: "In spiaggia di ombrelloni non ce ne stanno più..."

E’ come “L’estate sta finendo” dei Righeira: “In spiaggia di ombrelloni non ce ne stanno più…”

Su Facebook è stato fondato un gruppo di sostegno psicologico per chi soffre dallo stress traumatico da rientro. Affrontare la realtà è duro, molto duro (altro che Rocco!), ma ci stiamo provando. A facilitare la transizione con la vita reale ci sono le foto e i filmati che abbiamo portato a casa, e che cominciano a fare capolino sui social network. E a Novembre, avremo la Reunion!

Adesso inizia il tempo inutile tra una convention e l’altra, come lo ha definito il Navarca.

Adesso stiamo dormendo, prima eravamo svegli.

 

Arrivederci all’anno prossimo! (E con questa il livello di gnocchitudine va ormai fuori scala!)

 

StarCon Report n. 4 – Sabato

(Nota: questo report giunge in palese ritardo e a convention ormai conclusa perché l’autore è un pirla e ha dovuto soccombere alla mancanza di tempo e alla deprivazione da sonno)

Ebbene, io vi giuro sulla gloria di Greyskull che nella giornata di sabato se ne sono viste di tutti i colori!
Sì, signori miei, abbiamo avuto i consueti giochi e proiezioni, più conferenze scientifiche, l’incontro con il Ponte di Comando dello Stic, la riunione del Senato delle Razze e la conferenza di Chiara Codecà su Doctor Who, ma l’elemento caratterizzante della giornata è stato il rosso. Il rosso dei capelli di Karen Gillan, l’ospite più atteso di questa convention.

Karen Gillan, alias Amy Pond di "Doctor Who"

Karen Gillan, alias Amy Pond di “Doctor Who”

Devo confessarvi che quando mi sono messo di fronte alla tastiera avevo quasi in mente di scrivere un resoconto composto solamente da 138 righe che ripetevano: “Oh, Karen! Karen, Karen, Karen!”. Sarebbe stato molto facile da scrivere (un espediente alla Alfredo Castelli) e sarebbe andato subito al punto, ma forse avrebbe un po’ deluso voi che siete a casa e che magari avreste preferito qualcosa di più approfondito ed elaborato.
Karen, una ragazza scozzese molto alta e molto magra che è entrata nei nostri cuori interpretando il personaggio di Amy Pond in “Doctor Who”, e che è salita sul palco tra applausi scroscianti. Una ragazza giovane, dall’aria fresca e pulita, che è giunta accompagnata dai genitori (ma glie l’avevano spiegato che non doveva mica essere portata dal preside?) e che come prima testimonianza del suo viaggio in Italia ha dichiarato su twitter il suo apprezzamento per il gelato alla nutella. Ha iniziato subito con il rispondere alle domande del pubblico, e credo che abbiamo fatto impressione a lei almeno tanto quanto lei ne ha fatta a noi. Ha fatto subito strage di cuori e non mi stupirei se avesse già ricevuto almeno una dozzina di proposte di matrimonio.
E mentre Karen faceva gli autografi il colore ha continuato a farla da padrone sul palcoscenico, con la presenza di Gabriella Cordone, Elena Albertini e Federica Minguzzi in una delle performances già note a chi frequenta la Reunion. Gabri si è presentata nei panni del War Doctor (e vi giuro che se non fosse stato per la voce non sarebbe stata riconoscibile), e Federica in quelli del Dodicesimo Dottore (ed era molto sexy, mi chiedo come mai Peter Capaldi non mi abbia mai dato quell’impressione. Mah!)
Ma la vera esplosione di colori l’abbiamo avuta alla sera. Dopo la consegna dei premi Italia (se volete l’elenco completo dei vincitori, consultate Fantascienza.com;qui sappiate soltanto che hanno ritirato premi i “nostri” Massimo Romani (per l’ISTM), Claudio Chillemi e Franca “Pardan” Scapellato
http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/20014/premio-italia-2015-tutti-i-vincitori/) è iniziata la sfilata dei costumi, presentata come di consueto da Nicola Vianello, eccezionalmente affiancato da Paoletta P. Pasi in veste di orioniana (e il colore dominante è subito diventato il verde).


Una delle sfilate più ricche di questi ultimi anni, signori miei! Abbiamo visto cose che voi umani non potreste neanche immaginare (a meno di essere stati anche voi alla Starcon)!
Sacerdotesse vulcaniane solenni e aggraziate (o era disgraziate? Boh!)! Quinto e Decimo Dottore contro un Angelo piangente.

Don't blink!

Don’t blink!

La squadra di baseball dei Niners di DS9 al gran completo!

Una caitiana dalle movenze feline! Lady Isabel dei Saint Seiya! L’Undicesimo Dottore e Vincent Van Gogh!

She-Ra, la Principessa del Potere! I Guardiani della Galassia (eccezionalmente interpretati dai nostri ragazzi, la “Next Generation” dello Stic)!

E sicuramente mi sto dimenticando qualcuno, ma chi davvero non si potrà’ scordare (anche se si potrebbe provare con l’elettroshock) è la vera “nota di colore” della serata: l’indimenticabile gruppo degli “Evidenziatori”, come qualcuno li ha definiti.

Chi mai potrebbero essere questi oscur...cioè, no, coloratissimi personaggi?

Chi mai potrebbero essere questi oscur…cioè, no, coloratissimi personaggi?

Quattro misteriosi personaggi vestiti monocromaticamente di colori brillanti, che secondo voci di corridoio sarebbero tutti molto vicini a un noto debunker svizzero, ma non voglio dare spazio a queste dicerie, qualcuno potrebbe sostenere che è tutto un complotto (e in ogni caso è sicuramente colpa delle scie chimiche)!

Forse la Confederazione Elvetica potrebbe saperne qualcosa?...

Forse la Confederazione Elvetica potrebbe saperne qualcosa?…

Boh?

Una serata davvero indimenticabile, signori miei, che si è conclusa in maniera indimenticabile, perché nel “dopofestival” sui divanetti dell’albergo (mi commuovo a ripensarci)…ebbene…
sniff!…
…sono tornati i bomboloni alla crema! E se si puo’ contare ancora sui bomboloni alla crema, significa che non tutto è perduto, e si puo’ ancora avere fiducia nel domani. Il bombolone è ancora un punto fisso dell’universo. Di fronte ai bomboloni, anche la sacra scuola di Hokuto mi fa un baffo! Le nostre catene sono state spezzate, e ci siamo risvegliati dall’incubo nero. Stella dell’Orsa maggiore, stella su di noi. Guerriero va’!

È morta Grace Lee Whitney, interprete di Janice Rand

Il primo aprile scorso Grace Lee Whitney aveva compiuto 85 anni. Si è spenta per cause naturali il primo maggio.

L’abbiamo conosciuta nei panni dell’attendente personale del capitano Kirk Janice Rand nei primi episodi della Serie Classica. Il suo personaggio fu poi ripreso in alcuni dei film cinematografici e nell’episodio “Flashback” di Star Trek: Voyager.

Grace Lee Whitney come Janice Rand in una foto promozionale dell'epoca.

Grace Lee Whitney come Janice Rand in una foto promozionale dell’epoca.

La sua lunga carriera l’ha portata a interpretare centinaia di ruoli in molte serie TV e film oltre a Star Trek, il più famoso dei quali è senza dubbio quello di una cantante nel film A qualcuno piace caldo, a fianco di Jack Lemmon, Tony Curtis, e Marilyn Monroe.

Le sue molte avventure, pubbliche e private, sono raccontate nella sua autobiografia “The Longest Trek: My Tour of the Galaxy”.

L'attrice in una delle sue ultime convention qualche anno fa.

L’attrice in una delle sue ultime convention qualche anno fa.

 

 

 

StarCon Report n. 3 – Venerdì

Cosa è successo venerdì, volete sapere? Beh, che c’è stata l’inaugurazione dell’Expo, una grande occasione per il nostro paese di mettersi davanti agli occhi del mondo e far vedere l’eccellenza italiana. Ah, volevate sapere cosa sta succedendo a Bellaria? Eh, beh, allora ditelo subito. Dunque, la StarCon, l’ALTRA grande manifestazione, l’altro grande esempio di eccellenza italiana che il mondo ci invidia, è ormai a metà. Siamo già arrivati a metà convention, il tempo è letteralmente volato. E, presi da un evento dopo l’altro, non ci siamo accorti di nulla. C’è stata la conferenza di Paolo Attivissimo su Samantha Cristoforetti, che speriamo tutti di vedere (anzi, di rivedere) prima o poi in Sticcon (e chissà, un anno o l’altro…). C’è stato l’incontro con Alfredo Castelli, il creatore di Martin Mystère (e di una dozzina di altri personaggi), che in questi giorni festeggia i 50 anni di onorata carriera nel mondo del fumetto. Ma il motivo della sua presenza a Bellaria era un altro: quest’anno è a lui che viene assegnato il premio Alberto Lisiero per la divulgazione del fantastico, e dopo appunto mezzo secolo passato a creare personaggi e interi universi, direi che pochi si meritano come lui la targa intitolata all’Ammiraglio. Purtroppo Alfredo non ci sarà, sabato sera, a ritirare il premio di persona (lo ritirerà per lui un suo umile schiav…voglio dire, fidato collaboratore, che è anche la persona che sta scrivendo queste righe e che sta quindi parlando di se stessa in terza persona, come Giulio Cesare), avendo già un impegno alla Napoli Comicon (dove continueranno a “fargli la festa”). Castelli comunque ci ha deliziato con le sue ben note doti di affabulatore raccontandoci aneddoti noti e meno noti del mondo del fumetto di questi ultimi 50 anni (e avrebbe potuto andare avanti ancora per ore).

Alfredo Castelli conversa amabilmente con Armando Corridore.

Alfredo Castelli conversa amabilmente con Armando Corridore.

Oltre ai consueti giochi, quiz e proiezioni abbiamo avuto il piacere di avere tra di noi anche Brian Muir, un grandissimo nome del “dietro le quinte” del mondo del cinema, che ricordiamo soprattutto per essere stato lo scultore del casco e dell’armatura di Darth Vader (vorrei dire Dart Fener, ma rischierei di denunciare la mia età).

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Paolo Attivissimo intervista Brian Muir

 

E poi Norman Spinrad, romanziere ed esponente di spicco della fantascienza “New Wave” degli anni sessanta, che noi ricordiamo però soprattutto per aver scritto “The Doomsday Machine”, uno degli episodi più amati della serie classica di Star Trek.

Ma voi, soprattutto voi gentili signore chi siete all’ascolto, vorrete sapere di lui.

Sì, lui c’era.

Come lui chi? LUI.

Alexander Siddig (o Siddig El Fadil, se preferite), il dottor Bashir di Deep Space Nine.

Il Dottore esce dal Tardis. Come, “Dottore chi”? Ma il Dottor Bashir, naturalmente!

 

Sembra un po’ il fratello bello di Nino Formicola (il Gaspare di Zuzzurro & Gaspare), ed è molto simpatico, allegro, dinamico, molto alla mano e disponibile verso il pubblico. Ha la mia stessa età, ma sembra più giovane, ed è anche molto magro. Maledetto. Lo odio già.

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Pazienza, mi consolerò con i bomboloni, annegando il mio dispiacere nella crema.

No, cosa, ho detto? Quali bomboloni? Non ci sono più, i bomboloni!! AAAARRGHHHH!

Per fortuna che sui divanetti dell’hotel, nel “dopofestival” a tarda serata non mancano mai la soppressa portata da Stefano e il formaggio elvetico gentilmente offerto da Paolo.

Posso fare a meno di bomboloni, mi sfonderò con il maiale. Mi sento già meglio.

Non sono invidioso di Siddig, Perchè dovrei esserlo? Io c’ho la soppressa! Tiè!

(Sob!…)

StarCon Report n. 2 – Giovedì

Qui Bellaria, dal vostro inviato speciale, molto speciale. E’ il 1° Maggio, gli occhi del mondo sono puntati sull’Expo di Milano che apre oggi, ma noi viviamo nella nostra bolla temporale dove nulla esiste al di fuori. La StarCon ha cominciato a ingranare, la gente comincia ad arrivare. Il tempo è ancora inclemente: anche se non ci sono bagnanti sulla spiaggia (e del resto non ci sono ancora neanche gli ombrelloni), di giorno vediamo in giro comunque persone in calzoni corti e sandali infradito, mentre la notte fa un freddo siberiano, e si aggira per la città anche qualche lupo della steppa (lo so perché me l’hanno detto i pinguini).

Dunque, cosa è successo nella seconda giornata della StarCon? Abbiamo avuto quiz, conferenze sul prossimo film di Star Wars, sui molteplici aspetti dell’universo fandom, e abbiamo parlato di astronomia, di magia e di elfi. Abbiamo avuto un planetario gonfiabile installato proprio all’ingresso, in modo che ognuno di noi possa vedere le stelle quando entra alla Starcon.

No, non è un igloo blu, è il planetario!

No, non è un igloo blu, è il planetario!

Abbiamo assistito in anteprima anche al primo episodio della seconda stagione di “Links”, la web series che vede tra i suoi interpreti anche il nostro Luca Gatta.

Gli interpreti di "Links"

Gli interpreti di “Links”

Uhm...qui Gatta ci cova!

Uhm…qui Gatta ci cova!

E poi abbiamo avuto il nostro primo ospite: la bionda, sexy, spumeggiante e conturbante (ma anche senza turbante) Virginia Hey, la sacerdotessa di “Farscape”. E’ molto bella, anzi, di più: per lei vorrei adoperare un termine che di solito si usa in confidenza e che non sta bene usare in un resoconto più o meno ufficiale: vi dirò solo che coinvolge, declinato al femminile, quel particolare tipo di impasto, solitamente di forma tondeggiante, spesso a base di patata (e, del resto, come si fa senza la patata?) che viene bollito in acqua o brodo e quindi condito con salse varie e servito in genere nella giornata di giovedì (guarda caso); e con uno “stra” davanti”. Non so se mi spiego.

Virginia Hay esce dal Tardis!

Virginia Hey esce dal Tardis!

La splendida Virginia Hey risponde alle domande del pubblico.

La splendida Virginia Hey risponde alle domande del pubblico.

Insomma, gnocchi a parte, Virginia Hey (hey, Virginia! Hey!) ci ha raccontato di come non è facile essere blu e dover sopportare pazientemente ogni giorno sul set ore di trucco e di body paint, ma il risultato valeva la pena. Un personaggio interessante e un’attrice ancora più interessante.

Virginia Hey. Hey, Virginia!

Virginia Hey. Hey, Virginia!

Perchè mettere una didascalia quando è chiarto che sto cercando solo scuse per mettere altre foto di Virginia Hey?

Perchè mettere una didascalia quando è chiarto che sto cercando solo scuse per mettere altre foto di Virginia Hey?

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Dopo cena, un ricordo del recentemente scomparso Leonard Nimoy. E’ stato proiettato il video integrale dei due interventi che “Spock” aveva fatto quando era stato da noi, tredici anni fa, e con commozione abbiamo visto (o rivisto, per chi c’era anche all’epoca) l’unica occasione in cui abbiamo potuto avere a Bellaria un personaggio eccezionale, e il rammarico per il fatto che purtroppo quell’occasione non si ripeterà mai più.

Ma voi vorrete sapere del giallo della StarCon, ne sono sicuro. I bomboloni alla crema sono davvero scomparsi da Bellaria? E’ davvero possibile che sia venuto a mancare un punto fisso dell’universo? La vita è sogno o i bomboloni aiutano a viverla meglio? Ebbene, la crisi di astinenza non ha avuto ancora la meglio su di noi, e alla sera nel “dopo festival” sui divanetti dell’albergo abbiamo pasteggiato come di consueto, ma solo con pizzette (al trancio, perdipiù). Sissignori, ce la facciamo anche senza.

Bombolone, I love you.

Ti prego, ritorna, tutto è perdonato.

La vita senza di te non ha significato.

Meglio StarCon che StarSenza.

Ci risentiamo domani.

 

StarCon Report n. 1 – mercoledì

Anche quest’anno Carlo Recagno vi propone i suoi diari giornalieri di una convention. Direttamente da Bellaria,  giorno per giorno seguirà per voi gli eventi della StarCon.

La locandina della StarCon sul cancello dell'ingresso del Palacongressi.

La locandina della StarCon sul cancello dell’ingresso del Palacongressi.

Il Palacongressi, naturalmente.

Il Palacongressi, naturalmente.

Qui Bellaria, vi parla il vostro inviato speciale, che vi racconterà giorno per giorno la convention.

Signori, è un evento storico: ricominciamo da uno. Uno perché è la prima edizione della StarCon, la manifestazione che riunisce sotto lo stesso tetto Sticcon, Yavincon, Italcon, RaDWHUno e altre realtà della fantascienza e del fantastico. Una ulteriore evoluzione, quindi, del percorso che iniziò ventotto anni fa, quando un gruppo di appassionati dette il via alla convention dello Star Trek Italian Club. Molte cose sono cambiate da allora, alcuni volti non ci sono più, e volti nuovi si sono avvicendati, ma la strada da percorrere è sempre quella, e da anni conduce al Palacongressi di Bellaria. Il tempo non è dei migliori, piove e non fa certo caldo (d’altra parte è un mese prima della solita data, cosa vogliamo pretendere?), ma le intemperie ci fanno un baffo. E così abbiamo sfidato la pioggia e il vento, attraversando l’Italia per giungere qua, tra autostrade, voli aerei e incredibili cambi di treno. Io mi sono perso nei sotterranei della stazione di Bologna, disperando di riuscire a uscirne fuori. Ho visto gente disperata dalla barba lunga e incolta, che si aggirava da mesi con trolley, moglie e figli, mendicando un tozzo di pane e una ricarica del cellulare per poter chiamare soccorso. E ho temuto di diventare anch’io come loro, ma sono riuscito a uscire in superficie e a prendere in tempo il Frecciarossa per Rimini. Le avversità temprano il carattere, dicono: ebbene, io da questa esperienza sono uscito temprato come una matita, ed è stato con nuova determinazione che in treno sono riuscito a scrivere ben sette pagine di una sceneggiatura di Martin Mystère, con viva e vibrante soddisfazione. Pensavo che nulla mi avrebbe potuto più fare paura, ma quando sono arrivato a Bellaria mi sono trovato faccia a faccia con l’orrore.

Brivido, terrore e raccapriccio.

Una realtà disumana, che si fa fatica ad accettare. Molti di noi infatti si rifiutano di crederci, ma purtroppo è così.

Il forno dove abitualmente ci recavamo per comprare i bomboloni alla crema…è CHIUSO!

Chiuso. Chiuso.

...e poi finalmente la chiara realta': buia, grande, dura, feroce, senza pieta'...

…e poi finalmente la chiara realta’: buia, grande, dura, feroce, senza pieta’…

Come è stata possibile una cosa del genere? Quale oscuro complotto è in atto contro di noi? Che sia colpa delle scie chimiche? Ormai è troppo tardi per rimandare la convention, e dovremo andare avanti senza bomboloni.

Cinque giorni senza bomboloni alla crema. No, non avrei mai pensato che saremmo giunti a questo.

Resisteremo, alcuni di noi già temono la crisi di astinenza e stazionano in una pasticceria dove cercano di consolarsi con dei banali krapfen, ma è come il metadone, e non c’è confronto.

Vi farò sapere nei prossimi giorni se saremo riusciti a resistere.

Intanto la convention si è aperta, con proiezioni, quiz e giochi.

Il mio regno per un bombolone.

Se avete un cuore, e soprattutto se avete bomboloni alla crema, inviateli qui: Palacongressi, Bellaria-Igea Marina.

Vi prego.

 

Malgrado il grave trauma subito da tutti, alla reception si preparano come sempre ad accogliere i visitatori. The show must go on!

Malgrado il grave trauma subito da tutti, alla reception si preparano come sempre ad accogliere i visitatori. The show must go on!

In sala Risa tutti sono pronti...

In sala Risa tutti sono pronti…

...e i banchi vendita stanno per ricevere l'assalto dei visitatori...

…e i banchi vendita stanno per ricevere l’assalto dei visitatori…

Annarita Guarnieri: la traduttrice con Star Trek nel sangue.

Una gradita presenza della quarantunesima Italcon, una delle manifestazioni che con YavinCon XII, STICCON XXIX e RadWhuno 10 partecipano alla StarCon al PalaCongressi di Bellaria – Igea Marina dal 29 aprile al 3 maggio 2015, è Annarita Guarnieri.

Annarita Guarnieri

Annarita Guarnieri

Molti la conoscono quale traduttrice specializzata in Fantascienza e Fantasy dalla lingua inglese che nella sua carriera lunga oltre trenta anni ha tradotto praticamente ogni autore rilevante nel campo del fantastico anglosassone, da Greg Bear a Joe Haldeman, da Robert E. Howard a Carolyn C. Cherryh fino a Marion Zimmer Bradley, Charlaine Harris, Lois McMasters Bujold, Ken Liu e moltissimi altri. Specializzata in cicli fantastici sue sono le traduzioni della Saga della Legione di Harry Turtledove, del complesso Ciclo di Helliconia di Brian W. Aldiss, della Saga del Pliocene e del Ciclo dell’Intervento di Julian May, condotte sempre con molta attenzione alla coerenza terminologica tra un episodio e l’altro dei cicli. È collaboratrice delle maggiori case editrici italiane nel campo del fantastico e alla sua attività di traduttrice dall’inglese affianca anche lavori di revisione su testi sia inglesi che italiani e collaborazioni con case editrici estere.

Molto meglio la conoscono i soci pionieri dello Star Trek Italian Club di cui Annarita è stata una dei membri fondatori.

Annarita Guarnieri è la seconda da sinistra in questa foto del 1993

Annarita Guarnieri è la seconda da sinistra in questa foto del 1993

Fatti raccontare da Annarita gli anni d’oro del fandom, vieni alla StarCon.

 

 

Lukha Kremo Baroncinj ospite alla StarCon 2015.

Ha ben tre identità l’ospite della Italcon 41 che vi presentiamo oggi: Lukha Kremo Baroncinj, Lukha B. Kremo o Gianluca Cremoni Baroncini (Livorno, 20 giugno 1970).

Lukha B. Kremo

Lukha B. Kremo

Personaggio eclettico e Laureato in Storia medievale comincia a scrivere fantascienza nel 1990, pubblicando racconti in varie antologie e riviste e alcuni romanzi tra i quali: Il Grande Tritacarne, Gli occhi dell’anti-Dio, finalista al premio Urania nel 2007 e Trans-Human Express, nuovamente finalista al premio Urania nel 2009. Partecipa a Supernova Express, antologia manifesto del Connettivismo. Ha fondato la Kipple Officina Libraria ed è condirettore della collana di letteratura fantastica Avatär.

Prende parte alla mail art dal 2000 e, in questo contesto artistico, nel 2004 crea la micronazione Nazione Oscura Caotica. A livello non professionale ha pubblicato diversi Cd di musica elettronica sperimentale con lo pseudonimo di Krell.

Il programma della StarCon lo trovi qui. Scegli cosa vedere e vieni a trovarci alla StarCon.

 

 

L’asso nella manica della StarCon

Il comitato organizzatore della StarCon ha deciso di svelare proprio oggi, nella giornata della pubblicazione del programma definitivo della manifestazione che si svolgerà a Bellaria – Igea Marina al PalaCongressi dal 29 aprile al 3 maggio 2015, gli assi nella manica che ha celato sino a questo momento.

La serata del sabato verrà sostituita dalla sfilata di moda ad invito cui potrete assistere solo presentando il coupon qui di seguito.

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I coupon li potete trovare da Ultimo Avamposto fino a questa sera.

Ma non finisce qui.

All’esterno del Palacongressi verrà allestito un palco dove Italia 1 registrerà cinque puntate della nuova edizione di Karaoke presentato da Angelo Pintus.

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Le iscrizioni al Karaoke per i partecipanti alla StarCon saranno raccolte seguendo le istruzioni riportate alla fine di questa pagina del programma definitivo.

Corri a iscriverti.

 

 

 

Uno scrittore connettivista si aggirerà per la StarCon: Sandro Battisti.

Continuiamo a presentare gli ospiti annunciati da Armando Corridore per la quarantunesima Italcon, che si svolgerà dal 29 aprile al 3 maggio al PalaCongressi di Bellaria – Igea marina all’interno della StarCon.

Oggi parliamo di Sandro Battisti, scrittore di fantascienza nato a Roma nel maggio del 1965.

Sandro Battisti

Sandro Battisti

Il suo esordio è del 1993 con il racconto Il gioco pubblicato da Stampa Alternativa.  È tra i primi blogger attivi in Italia con il nickname “Zoon“, e nel 2004 è uno dei fondatori del movimento letterario connettivista. A partire dal 2005 si  dedica allo sviluppo di uno scenario letterario noto come “Impero Connettivo”, uno Stato modellato sull’esempio dell’Impero romano il cui dominio si estende su spazio e tempo ed è governato da una stirpe di alieni semieterni; su questo sfondo ambienta numerose sue opere e il fumetto Florian. I suoi racconti sono stati pubblicati in numerose antologie. Curatore a sua volta di numerose pubblicazioni e critico dirige NeXT, la fanzine del movimento connettivista e conduce sulla webradio radionation.it il programma Tersicore.

Scopri il programma della StarCon e incontra Sandro Battisti a Bellaria – Igea Marina.