Reunion XV: Abbiamo un capitano!

Scusate il ritardo! Le vacanze estive sono state estenuanti, e abbiamo ancora bisogno di ritemprarci. Questa volta vi abbiamo fatto attendere un po’, ma rimediamo subito annunciandovi l’ospite d’onore della Reunion XV!
Ebbene, per la prima volta alla Reunion abbiamo un capitano di Star Trek! E non un capitano qualunque, ma addirittura un capitano della Enterprise! Si tratta infatti di Sean Kenney, il secondo attore a interpretare il ruolo di Christopher Pike, predecessore di James T. Kirk al comando della nave ammiraglia della flotta stellare. Si tratta inoltre di un gradito ritorno, in quanto Sean era già stato tra noi nel 2007 alla STICCON XXI, e chi l’ha ammirato sul palco di Bellaria ricorda come sia gentile e alla mano (nonché di bell’aspetto, cosa che risulterà certamente gradita alle signore).

Sean David Kenney è nato il 13 Marzo 1944, e oltre a rivestire i panni del capitano Pike da disabile nell’episodio doppio “L’ammutinamento” (prendendo il posto del compianto Jeffrey Hunter), sempre nella Serie Classica ha interpretato il tenente De Paul in “Arena” e “Una guerra incredibile”.

Sean nei panni di Pike, assieme a William Shatner (Kirk) e Leonard Nimoy (Spock) ne “L’ammutinamento”.

Sean nei panni del tenente De Paul

Dopo Star Trek ha recitato nei film “Gli anni impossibili” (1968), “How’s your love life?” (1971), “The Corpse Grinders” (1971), “Terminal Island – L’isola dei dannati” (1973) e “Slumber Party ’57” (1976), la sua ultima apparizione cinematografica.
Nel 1980 si è dedicato all’attività di fotografo professionista, diventando molto ricercato a Los Angeles.

Vi aspettiamo alla Reunion XV! Compilate la scheda d’iscrizione!

E’ disponibile la scheda per l’iscrizione alla Reunion 2019

Mentre negli USA hanno terminato le riprese di Star Trek: Picard, noi vi proponiamo la scheda per partecipare alla Reunion 2019. Basta cliccare qui e potrete scaricare la scheda da compilare e inviare.

Siete pronti a raggiungere i vostri amici all’Hotel Mediterraneo di Riccione?

Facciamo il punto

Quante notizie sul futuro di Star Trek sono arrivate prima, durante e dopo il Comic-Con di San Diego.

Le avete assimilate più o meno in fretta commentandole sui social ed ora ripercorriamole con tutta calma.

La serie con Patrick Stewart, Star Trek: Picard in arrivo nel 2020 su Prime Video di Amazon ha nel cast alcuni degli attori delle serie precedenti: Jonathan Frakes, Marina Sirtis, Brent Spiner, Jeri Ryan, Jonathan Del Arco. E se non fossero gli unici a ‘tornare’?

Intanto è in produzione un romanzo ambientato nell’universo della serie.

Le riprese della terza stagione di Star Trek: Discovery sono in corso ma non è dato ancora sapere chi siederà sulla sedia del capitano. Le notizie sulla serie sono scarse dato che la macchina produttiva sta pubblicizzando la serie con Picard.

Ci saranno altri 6 Short Treks che riprenderanno a raccontare storie con Pike, Spock e Numero Uno, un paio saranno episodi animati di cui uno diretto dal compositore Michael Giacchino, uno riguarderà i triboli e l’ultimo sarà un prequel della serie con Picard ambientato 15 anni prima. I titoli degli episodi presentati in un trailer sono: The Girl Who Made the Stars, Children of Mars, The Trouble With Edward, Ask Not, Ephaim and Dot, Q&A.

Star Trek avrà di nuovo una serie animata dal titolo Star Trek: Lower Decks. Sono già stati presentati i protagonisti animati che saranno quattro guardiamarina a bordo di una nave della Flotta Stellare nel 2380. Ci resta la curiosità su chi distribuirà la serie fuori dagli Stati Uniti.

Aggiungiamo la produzione della serie sulla Sezione 31 ancora avvolta nel mistero e possiamo dire che avremo di che fare una scorpacciata.

Ma come? Ma di già? Sì, le date della StarCon 2020!

Eravamo lì, a Bellaria, soltanto un mese fa. Ricordiamo ancora con nostalgia il sapore dei bomboloni, la conferenza di Paolo Attivissimo e le risate della cena di gala (nonchè le minigonne di Marina Sirtis!), ma ecco che già sono in atto i piani per la prossima edizione. Perchè, sappiatelo, il Comitato Organizzatore non dorme mai! Esatto, le sorprese non sono finite. Dopo avervi annunciato soltanto ieri le date della Reunion, siamo orgogliosi di presentarvi le date della prossima StarCon!

Segnatele sul calendario, non prendete impegni per quel weekend: la “convention dove tutto è possibile” tornerà dal 21 al 24 Maggio 2020. Dove? Ma sempre a Bellaria-Igea Marina, la nostra “casa” dove siamo tornati trionfalmente quest’anno!

A tempo debito vi comunicheremo i nomi degli ospiti e pubblicheremo la scheda d’iscrizione (pero’ non trattenete il fiato nell’attesa; c’è ancora tempo, e prima avremo la Reunion!). Ma una cosa è certa fin d’ora: la StarCon l’anno prossimo entrerà nei ruggenti anni venti del ventunesimo secolo, e noi vogliamo che stiate assieme a noi!

Una convention dove tutto è possibile. Ed è vero!

#StarConItalia2020

Ecco le date della Reunion 2019

Non si sono ancora spenti i commenti entusiastici sulla scorsa StarCon e del ritorno a Bellaria Igea-Marina, che siamo già pronti per annunciare le date della Reunion 2019 che si svolge da diversi anni all’Hotel Mediterraneo di Riccione. Dove avrà luogo quest’anno, invece? Ma all’Hotel Mediterraneo di Riccione, perbacco! Squadra che vince non si cambia! Un nome, una garanzia! Reunion: basta la parola! (quest’ultima forse non c’entrava molto)

La convention si terrà dall’11 al 13 Ottobre 2019, segnatevi la data! A tempo debito annunceremo gli ospiti e pubblicheremo la scheda d’iscrizione. Per il momento, sapete quando prendere le ferie in ufficio!

#savethedate #veniteariccioneperdinci

Premio Giacomo Pueroni edizione 2019

L’organizzazione di The Game Fortress di Palmanova ci ha segnalato il vincitore della terza edizione del premio dedicato al nostro amico Giacomo scomparso nel 2017 a 53 anni per SLA (sclerosi laterale amiotrofica).

Il premio quest’anno va a Matteo Scalera. Matteo è disegnatore, copertinista e autore completo per alcune delle più famose case editrici nazionali e internazionali. Dopo aver frequentato la Scuola del Fumetto di Milano, esordisce nel 2007 con Hyperkinetic, miniserie di Image Comics. Nel 2010 inizia la sua collaborazione con Marvel Comics, per diverse testate del personaggio di Deadpool. Dopo aver realizzato le copertine per numerose miniserie di BOOM! Studios, lavora sulla testata Secret Avengers (Marvel Comics) su testi di Rick Remender. È sempre insieme a lui che pubblica, per la Image, Black Science, edita attualmente in Italia da BAO Publishing.

Matteo Scalera

Matteo Scalera riceverà il Premio Giacomo Pueroni 2019 (3° edizione), al “Miglior disegnatore di fantascienza”, sabato 01 giugno 2019, alle ore 17.00, presso l’auditorium del PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli, via Dante, 33 Pordenone.

Per il comunicato stampa andate qui.

StarCon 2019: Giorno 4

Bellaria, Lunedì 13 Maggio 2019

A chi possa interessare.
Scrivo queste righe nell’atrio dell’Hotel Piccadilly, che è l’ultimo rifugio per coloro che non hanno fatto in tempo ad andarsene. Il maltempo imperversa, il pan ci manca, sul ponte sventola bandiera stanca. Chi se l’immaginava che, proprio alla fine della StarCon Italia 2019 una tempesta si sarebbe abbattuta sulla riviera romagnola? Ieri sera c’è stata la cena di gala, abbiamo festeggiato la conclusione della nostra convention mentre fuori infuriava il temporale, e dai vetri dell’hotel potevamo vedere il mare agitato, tra le onde che ruggivano e con la furia degli elementi, la furia dei marosi e anche Furia cavallo del West. Alla luce di un fulmine per un attimo avevamo visto una nave cavalcare le onde, e con il potente ingrandimento della fotocamera eravamo riusciti a leggere il nome sulla fiancata: L’Olonese volante! Ma noi avevamo ignorato questo segno, ignavi ed ebbri, sicuri della nostra invincibilità, e ne avremmo pagato il fio! E avevamo fatto bagordi come se non ci fosse un domani. Come se non ci fosse un domani! Non potevamo immaginare quanto profetiche fossero queste parole! Noi che ce ne stavamo a bere, mangiare e danzare come sul Titanic! Perchè non abbiamo visto in tempo quell’iceberg? Perché?

Questa mattina, lunedì 13 Maggio, sono andato in stazione per ritornare a casa, la pioggia era battente; avrei dovuto già accorgermi che qualcosa non andava: molte serrande erano chiuse, la gente pareva allarmata, le macchine sembravano scappare fuori città. Una volta arrivato al binario 1 e 2/3 ho scoperto con orrore che, causa maltempo, le ferrovie erano nel caos: il mio treno era in ritardo di 55 minuti (persa quindi la coincidenza a Rimini per Bologna), e gli altri convogli erano anch’essi in ritardo, oppure cancellati. Ho provato a chiedere informazioni in biglietteria, ma l’addetto allo sportello indossava un salvagente a ciambella e una maschera da sub. Stava chiudendo, e gli ho chiesto quando avrebbero riaperto: mi ha rivolto uno sguardo compassionevole. Gli ho chiesto il perché di questa sua strana bardatura, e lui mi ha risposto: “Siamo una località di mare, no?”. Dopodichè è uscito dalla stazione con ai piedi le pinne e si e tuffato in strada, allontanandosi a nuoto.
Non potevo fare altro che tornare in albergo, dove almeno avrei trovato asilo. Sono stato uno degli ultimi, prima che chiudessero le porte.
Ed eccoci qui, io e pochi altri compagni di sventura rimasti. Le notizie sono frammentarie: abbiamo sentito che un fiume era esondato (vi ricordate quando dicevamo semplicemente “straripato”?), e la situazione era critica. Abbiamo contattato la capitaneria di porto, ma abbiamo trovato solo un messaggio registrato che diceva: “Parla Nettuno. Lasciate un messaggio dopo il segnale acustico”. Dopodichè si è sentito il rumore di uno sciacquone, e abbiamo intuito che le cose non andavano tanto bene.
Aspettiamo futuri sviluppi. Non so fino a che punto reggerà la corrente elettrica, e per questo ho deciso di dedicarmi al mio dovere di cronista: scriverò il resoconto dell’ultimo giorno della StarCon, e lo affiderò a una bottiglia, sperando che giunga a qualcuno: la posterità deve sapere come si è conclusa la più bella convention di sempre.

Ordunque, parliamo di Domenica. L’evento principale della mattinata è stato l’incontro con l’ospite fumettistico: Moreno Burattini, sceneggiatore e “showrunner” di Zagor, il quale ci ha parlato delle componenti fantascientifiche nella serie ideata da Sergio Bonelli. Ad affiancarlo, in qualità di “spalla”, Carlo Recagno, sceneggiatore e redattore di Martin Mystère. Due bonelliani al prezzo di uno! (Un affarone, Bing! Parola del Conte Oliver)
Dopodichè, a causa di un cambio di programma, abbiamo assistito a una nuova sessione del workshop di Miltos Yerolemou (faccio sempre il copincolla per scriverlo giusto) della “danza dell’acqua” (con la collaborazione di Annaclaudia Amadori nel ruolo di traduttrice simultanea), per chi desiderava imparare a combattere come uno spadaccino di Braavos. Braavi tutti quanti, molto braavi!

Milton in mezzo ai suoi studenti

Il Maestro in mezzo ai duellanti

“Io sono tuo padre”
“Noooooo!”

Dopo (e in mezzo) a tutto questo: conferenze, sessioni autografi e torneo di Klinzha.
Al pomeriggio, ve lo confesso, la pioggia mi ha scoraggiato dal seguire gli eventi, finchè prendendo a due mani il coraggio (in realtà l’ombrello) mi sono arrischiato a tornare al Palacongressi per vedere ancora una volta Doug Jones.

Vestito con una sobrietà che ricordava il cantante Mika, si è seduto di nuovo sulla riproduzione della poltrona da capitano della USS Discovery (che gli apparteneva di diritto come Saru), e ancora una volta è stato a disposizione del pubblico. Gradevole e simpatico, uno degli ospiti più memorabili che abbiamo mai avuto alla StarCon.

Dopodichè presentazione del libro “Lost Trek”, di Marcello Rossi e Cesare Cioni, e ultima conferenza prevista. (E, malgrado non fosse inclusa nel depliant, foto di gruppo a conclusione dei lavori. )

Alla sera, cena di gala per la prima volta all’Hotel Piccadilly. Siamo stati un po’ più strettini rispetto a come eravamo abituati tre anni fa, ma sempre meglio che a Chianciano. Abbiamo festeggiato con gioia (e con alcool) la conclusione di quattro giorni non-stop di allegria, divertimento, spettacolo e amicizia.

La torta della cena di gala

Con noi hanno brindato i nostri ospiti (e Doug Jones ha pure effettuato qualche passo di danza con le signore presenti).

Il pasodoble di Doug Jones

E’ stato assegnato per la prima volta il “Premio Idic”, per gli eroi che si sono particolarmente distinti al servizio dello Stic, e chi avrebbe potuto inaugurare questa usanza meglio di Marco Paulli? Premio meritatissimo, Marco!

Marco Paulli riceve il premio dalle mani di Claudio Galinta, in rappresentanza del Ponte di Comando dello Stic.

Al termine, è toccato come sempre al nostro presidente Nicola Vianello l’ingrato compito di dichiarare chiusa la convention (ma non temete, ci rivediamo tra sei mesi a Riccione con la Reunion).

Fighitudine a mille

Fighitudine fuori scala

Gentili donzelle ringraziano il presidente dello STIC-AL per tutto quello che ha fatto e che fa per il club e per la convention

Foto di gruppo con ospiti

Un’altra StarCon si era conclusa, e gli ultimi sopravvissuti hanno passato la serata con l’ultimo (purtroppo) “dopofestival”, sui divanetti dell’albergo. Dopo l’ultima cena, l’ultima bombolonata, le ultime pizzette, gli ultimi panini con la soppressa.
E tutto ha avuto termine come in un bellissimo sogno, mentre fuori infuriava la bufera, e giungevano notizie di grandinate in altre parti d’Italia. Così si è conclusa la Starcon Italia 2019, così si è concluso il nostro trionfale – e felice – ritorno a Bellaria.

Ora siamo qui, la mattina dopo, assediati dalla pioggia, ma nessuno si arrischia ad uscire dall’albergo, siamo barricati. Per ora la corrente funziona, e abbiamo scorte di vino e di bomboloni ancora per un po’, ma già vedo alcuni di noi che osservano quelli più grassocci con occhi curiosamente famelici, e inizio a preoccuparmi un po’. Fuori, sul lungomare, c’è una curiosa processione di animali che si muovono misteriosamente a coppie, tutti diretti verso una colossale imbarcazione di legno. Somiglia proprio a quella…quella lì, insomma. Spero tanto che non sia quella di lui…sì, coso, quello li. Spero proprio di no. No!
NO, EH!
Aspettiamo che il sole torni a far capolino tra le nubi, e che arrivi una colomba con in bocca un ramoscello. Il Navarca, temerario, ha deciso di sfidare la sorte e di chiamare un taxi per arrivare a Rimini. Il tassista assomigliava stranamente a Davy Jones, chissà se lo rivedrò mai più? (Il Navarca, non Davy Jones)
E’ stato un gran ritorno, e una delle più belle StarCon di tutti i tempi. Bellaria è la nostra casa, e speriamo che continui a esserlo ancora per molti anni a venire.
Affido questa testimonianza al caso, sperando che non vada perduta, e attendo una nave che mi riporti a casa. Je ne regrette rien. Seppellite il mio cuore a Wounded Knee.

Carlo Recagno

NOTA: Abbiamo trovato queste pagine dentro una bottiglia di Pinot Chardonnay finita sulla spiaggia di Bellaria dopo la più grande inondazione degli ultimi 300 anni; c’era scritto di farla pervenire allo Star Trek Italian Club, e così abbiamo fatto.
Firmato: La capitaneria di porto.

StarCon 2019: Giorno 1

Buongiorno a tutti, e ben ritrovati su questi schermi.
Per chi si fosse messo in ascolto soltanto ora, ribadiamo la notizia spettacolare: SIAMO TORNATI.
Ci sono stati il ritorno di Ringo, dello Jedi, di Mary Poppins e di Lassie, potevamo noi essere da meno? No, che non potevamo! E infatti siamo di nuovo qua: dopo due anni di vagabondaggi e vicissitudini varie, la StarCon Italia è tornata a Bellaria, la sua collocazione storica, granitica e inossidabile. Siamo tornati a casa!

E il tempo è stato clemente. Ha smesso di piovere. Un raggio di sole ha toccato di nuovo il Palacongressi di Bellaria, così come la StarCon è essa stessa un raggio di sole che squarcia le nubi delle nostre grigie esistenze per rendere le nostre più allegre, riscaldandole con il calore dell’amicizia e del gioco, in questa primavera radiosa. E gli uccellini cinguettano sugli alberi freschi di rugiada, le farfalle battono le ali e gli unicorni rosa galoppano leggiadri mentre i fiumi di lattemiele scorrono…
Scusate, devo smetterla di impasticcarmi prima di scrivere questi resoconti.

Dicevo, la StarCon si è aperta giovedì secondo l’ormai consueta liturgia consolidata e collaudata, sempre la stessa da oltre vent’anni, che va ben oltre questo secolo e che si tramanda sin dai tempi degli antichi caldei (gli scopritori dell’acqua calda). Marco Pesaresi ha presentato sul palco i responsabili dei club che animano la StarCon, i quali hanno a loro volta annunciato il loro programma, e come ogni anno, in una magia che si ripete, si è dato inizio alle danze. La convention è iniziata, e noi vi facciamo parte. La viviamo e la respiriamo. Insomma, partecipiamo.

Il primo giorno, lo ricordiamo ai più giovani, è sempre un giorno “di riscaldamento” (utile più che mai con il tempo che fa. Ah! Ah! Che bufo!), per avviare il motore, prendere velocità e immergersi nell’armosfera della StarCon. Abbiamo quindi avuto proiezioni varie, giochi e conferenze, una delle quali tenuta proprio da chi vi scrive in questo momento, e che così giustifica il suo passi da conferenziere che porta orgogliosamente sul bavero della giacca e la sua foto sulla locandina tra gli ospiti. E poi ancora giochi e proiezioni, proiezioni e giochi. E ancora quiz, nonché quoz e quaz, tutto all’insegna del divertimento per noi nerd. Altro che sesso, droga e rock’n’roll. Diciamolo una buona volta: la droga e il rock’n’roll sono superati, non interessano più a nessuno, vuoi mettere i bomboloni sui divanetti dell’albergo?
Ecco, qui tocchiamo purtroppo una nota dolente: i bomboloni. Il sogno delle nostre vite, la brezza d’aria fresca che ci da la carica per affrontare le giornate, l’origine della nostra Forza (altro che midichlorian) che ci permea tutti quanti e tiene unita tutta la galassia.
I bomboloni non c’erano: o meglio, non li vendevano a vassoiate. Insomma, la nostra storica pasticceria adesso ne vende solo uno a cliente (rigorosamente per uso personale, insomma, altrimenti è spaccio); niente vassoi, se non su ordinazione effettuata con anticipo.
Ma questa sera ci rifaremo. Li ordineremo, perdinci e poi perbacco! Non possiamo darci così per vinti. Abbiamo perso una battaglia, ma vinceremo la guerra. I bomboloni saranno nostri. All’attacco, miei prodi!
O bomboloni o morte! (non la nostra, eh!)

Carlo Recagno

L’ingresso del PalaCongressi (o PalaFoschi, o PalaVeleno)

Per la gioia dei vostri bimbi, i palloncini dello Stic!

Entrate, o visitatori!

Potete ammirare la nostra navetta, ma senza salirvi a bordo.

La StarCon, finalmente!

Chi oserà oltrepassare lo Stargate?

Il presidente dello STIC-AL, Nicola Vianello, al suo posto di combattimento

La poltrona del capitano della USS DIscovery, sul palco.

Il progetto dello STIC-AL per la scuola si aggiudica un premio speciale

Ieri, 4 maggio 2019, sono stati consegnati i Premi Italia seguiti da alcuni premi speciali. Lo STIC-AL se ne è aggiudicato uno grazie al lavoro combinato della Sezione Editoriale e di un gruppo di insegnanti e studenti della Scuola Media Statale Galileo Galilei di Cesano Maderno. La socia Vivi Scalas ed altri due suoi colleghi insegnanti hanno ritirato il premio per il libro “Star Trek dall’immagine al racconto”, coronando degnamente questo progetto che prosegue per una seconda fase giunta già a buon punto.

Vivi Scalas ed i suoi colleghi ritirano il premio


Oltre a questo premio speciale segnaliamo che per la categoria Fumetto di autore internazionale ha vinto “Star Trek The Next Generation / Doctor Who Assimilazione2” dei fratelli Tipton, Lee, Purcell e Woodward, edito da Ultimo Avamposto.


Inoltre siamo contenti per Carlo Recagno e Giovanni Freghieri che col fumetto “Dylan Dog & Martin Mystere: L’Abisso Del Male”, edito da Bonelli hanno vinto il premio per il Fumetto di autore italiano, così come per Francesco Spadaro che si è aggiudicato il premio per l’Articolo su pubblicazione amatoriale con “Si può fare”, pubblicato su Fondazione Sf e per Claudio Chillemi che con “Il Grande Errore”, sempre su Fondazione Sf, ha portato a casa il premio per il Racconto di autore italiano su pubblicazione amatoriale.

Complimenti a tutti.

Con Vince Tempera il Premio Lisiero si trasforma in un razzomissile

Siamo sempre più vicini all’inizio della StarCon 2019 e il Comitato Organizzatore annuncia un nuovo ospite per la convention della fantascienza e del fantastico più grande d’Italia. A solo leggerne la biografia c’è da restare a bocca aperta per quello che il Maestro Vince Tempera ha fatto nella sua carriera. Ovviamente noi ‘attempati’ ricordiamo le mitiche sigle dei cartoni animati che ci hanno accompagnato da piccoli: Atlas Ufo Robot, Capitan Harlock, Daitan 3 senza tralasciare Fantozzi e Kill Bill per citarne solo una minima parte; le altre scopritele da soli.

Ma il Maestro non sarà con noi solo per raccontarci le fasi pionieristiche delle sigle dei cartoons ma anche per ritirare un meritatissimo Premio Lisiero che si è aggiudicato quest’anno con la seguente motivazione “Per aver creato, con le sue sigle e composizioni diventate iconiche negli anni, una vera e propria colonna sonora del periodo d’oro della fantascienza televisiva in Italia, contribuendo ad unire nella medesima passione per il fantastico il pubblico di diverse generazioni.”

Nato a Milano il 18 settembre 1946, Vincenzo – in arte Vince – Tempera si diploma al Conservatorio “Giuseppe Verdi” in pianoforte e composizione con i maestri Carlo Vidusso e Ottorino Gentilucci, iniziando giovanissimo a scrivere arrangiamenti e a suonare con le orchestre di Gorni Kramer, Gianfranco Intra e Franck Pourcel.

Nel 1967 arrangia e produce Francesco Guccini (con il quale continua tuttora a collaborare) e i Nomadi, mentre due anni più tardi debutta al Festival di Sanremo con la canzone “Zingara” di Iva Zanicchi e inizia a lavorare con la produzione di Otis Redding, scrivendo due brani per Arthur Conley e arrangiando per Wilson Pickett, Sweet Inspiration e Vanilla Fudge.

Nel 1970 scrive con Mino De Martino la prima opera rock italiana, il concept album dei Giganti “Terra in bocca”, e registra una serie di dischi come pianista rock-jazz con il gruppo The Pleasure Machine, prodotto addirittura dai Pink Floyd su etichetta Harvest-Emi, continuando a collaborare con diversi artisti tra cui Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Johnny Hallyday, Antonello Venditti, Alan Sorrenti e gruppi alternativi dell’epoca.

Nel 1974 forma con i chitarristi Mario Lavezzi e Alberto Radius, il bassista Bob Callero e il batterista Gianni Dall’Aglio il super gruppo Il volo, con cui pubblica gli LP “Il volo” e “Essere o non essere” per l’etichetta Numero Uno di Mogol e Battisti.

Produce i Daniel Sentacruz Ensemble in numerosi successi mondiali tra cui “Soleado” e arrangia “Sei bellissima” e i tre successivi album di Loredana Berté.

Sempre negli anni 70/80, è il direttore artistico della BABY record che produce i dischi dei RICCHI & POVERI, PUPO e AL BANO.

Verso la fine degli anni Settanta scrive e produce una ventina di sigle di cartoni animati che venderanno più di 5 milioni di dischi: tra le altre, “Capitan Harlock”, “Remi”, “Anna dai capelli rossi”, “Goldrake”, “L’ape Maia”, “Daitan 3”, “Hello! Spank” e soprattutto “Ufo Robot”, che da sola ha venduto 650.000 copie come singolo e 300.000 come LP, ancora oggi un riempipista capace di far ballare diverse generazioni. Autore anche di “Na-no Na-no”, sigla del seguitissimo telefilm “Mork & Mindy”, negli anni Settanta e Ottanta realizza – prima per la Cineriz e poi, unico musicista italiano, per la Paramount Italy – oltre 80 colonne sonore tra cui “Fantozzi”, “Febbre da cavallo”, “Sette note in nero” di Lucio Fulci e “Kill Bill” di Quentin Tarantino, mentre da qualche tempo a questa parte lavora quasi in esclusiva per la RAI, componendo le musiche di diverse fiction di successo come “Raccontami”, “Nebbie e delitti”, “Raccontami una storia”, “L’amore non basta”, “Tutti i rumori del mondo”.

Più volte direttore della London Symphony Orchestra, Mercer Ellington Band, Bulgarian Symphony Orchestra, Belarus Philarmonic Minsk, Stuttgart Symphony Orchestra e altre ancora, vanta un numero record di oltre 44 partecipazioni al Festival di Sanremo, come arrangiatore e direttore d’orchestra, e all’Eurofestival per conto di altre nazioni, tra cui lo Stato di San Marino, l’Italia e Malta.

Intensa anche la sua attività di talent scout: tra le sue scoperte Fabio Concato, Zucchero, Biagio Antonacci, Fiorello, Gianluca Grignani.

2 anni fa vince ancora il Festival di Sanremo con il cantante Francesco Gabbani. A metà gennaio del 2018 è stato invitato dal PRESIDENTE della CAMERA dei DEPUTATI, a tenere un concerto alla SALA DELLA REGINA a MONTECITORIO, in onore dei 70 anni della promulgazione della COSTITUZIONE ITALIANA, primo e unico artista.

Vieni a festeggiarlo con noi alla StarCon 2019.